Intorno a Kepler-444 c'è il più antico sistema planetario conosciuto

Creato il 28 gennaio 2015 da Aliveuniverseimages @aliveuniverseim

Usando i dati del telescopio della NASA Kepler, un gruppo internazionale di astronomi ha scoperto il più antico sistema planetario conosciuto nella Galassia, formato da cinque più piccoli pianeti, di dimensioni variabili tra quelle di Mercurio e Venere e probabilmente rocciosi.
Orbitano intorno alla stella Kepler-444, simile al nostro Sole, a 117 anni luce dalla Terra, nata 11,2 miliardi di anni fa.

La scoperta, oltre che scientificamente interessante, ha importanti implicazioni nella ricerca della vita extraterrestre.

"E' straordinario che un antico sistema di pianeti terrestri si sia formato quando l'universo era agli inizi, ad un quinto della sua età attuale. Kepler-444 è due volte e mezza più vecchia del nostro Sole, che ha solo 4,5 miliardi di anni", ha detto il dottor Daniel Huber dalla School of Physics and Astronomy dell'Università di Birmingham, autore del documento.

Dr Tiago Campante, sempre dell'Università di Birmingham, ha aggiunto: "Ora sappiamo che i pianeti di dimensioni simili alla Terra si sono formati durante l'intera storia dell'Universo e questo potrebbe fornire una possibilità per l'esistenza di vita antica nella Galassia".

La scoperta è stata annunciata il 28 gennaio dalla rivista Astrophysical Journal.

Credit: NASA

Per datare la stella, con un incertezza di appena il 9%, il team ha utilizzato l' asterosismologia, una tecnica nata due decenni fa che studia la struttura interna delle stelle attraverso le loro oscillazioni naturali, causate dalla propagazione delle onde sonore dall'interno verso la fotosfera. Queste portano a minuscoli cambiamenti o impulsi di luminosità che permettono di ricavare diametro, massa ed età. La presenza e la dimensione dei pianeti, invece, è stata determinata con il metodo del transito.

"Astrosismologia ci ha permesso di misurare con precisione il raggio di Kepler-444 e quindi le dimensioni dei suoi pianeti. Per il più piccolo del sistema Kepler-444, che è leggermente più grande di Mercurio, abbiamo misurato la sua dimensione con un'incertezza di soli 100 chilometri", ha detto il dottor Huber.
"E' stato chiaro fin da subito che avevamo scoperto qualcosa di molto insolito, cinque pianeti in orbita ad una stella molto luminosa, una delle più brillanti che Kepler abbia osservato".

Kepler-444 - Keck II
Credit: Tiago Campante et al.

Kepler-444 è leggermente più fredda del Sole (circa 5000 K in superficie, rispetto a 5800 K) ma il sistema dei cinque pianeti è molto compatto e tutti orbitano attorno alla stella madre in meno di 10 giorni, entro 0,8 UA, mentre la zona abitabile, ossia, dove può esistere l'acqua allo stato liquido, si trova sei volte più lontano del quinto pianeta più esterno.

"Nel caso di Kepler-444 i pianeti orbitano intorno alla loro stella madre in meno di 10 giorni, a meno di un decimo della distanza della Terra dal Sole. La vicinanza alla stella ospite significa che sono inabitabili a causa della mancanza di acqua allo stato liquido e per gli alti livelli di radiazioni. Tuttavia, abbiamo fatto un altro passo in avanti verso la ricerca del Sacro Graal degli astronomi, un pianeta delle dimensioni della Terra con un'orbita di un anno attorno a una stella simile al nostro Sole", ha aggiunto Huber.


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