E con le buone niente e con le cattive niente, a un certo punto o la butto dal balcone o mi armo di santa pazienza. Quel suo mugugnare, oltretutto senza motivo, è di un fastidio irritante, è come le zanzare che ti ronzano sull'orecchio di notte, odioso.
Sarà il troppo sole che prima ci scotta e poi scappa lasciandoci zuppi zuppi di pioggia. Sarò io che oggi sono anche più intollerante di lei, fatto sta che in certi momenti la disperazione raggiunge vette colossali, allora o ti ingegni o ti lasci sopraffare.
E io oggi mi sono ingegnata.
Quattro bicchieri e un pò d'acqua. Una storiella fantasiosa su un gioco nuovissimo mai fatto prima e super super speciale per bambine speciali. Un paio di regoline semplici semplici da seguire e un obiettivo da raggiungere.
Lamento terminato e tanta tanta eccitazione di avere a che fare con l'acqua.
Il travaso dell'acqua non è poi così semplice come può sembrare, richiede precisione e pazienza. Ogni bicchiere riempito era una fatica. Faceva certi sospiri che pareva aver scalato l'Everest.
L'acqua che le ho messo a disposizione era l'unica che aveva, non ci sarebbero stati rimbocchi, quindi se la faceva cadere tutta il gioco finiva e basta. Così la concentrazione è stata massima e i danni limitati.
Certo non avrò fatto la scoperta dell'acqua calda, ma se mai foste alla ricerca di un passa tempo nuovo e home made per i vostri piccoli annoiati e insofferenti, questo potrà tornarvi utile.
Un consiglio, l'acqua deve essere davvero poca, un dito o poco più e se li avete, togliete i cuscini copri-sedia, il mio era fradicio. In ogni caso funziona per tipo 10-15 minuti dopodiché lei ha mollato tutto ed andata in camera sua. Però almeno ha smesso di frignare.
Mamma VS Capricci 1-0.
Song: Le luci della centrale elettrica - Per combattere l'acne