Siamo nel luglio del 1945. La Germania è stata sconfitta, Berlino è stata divisa in quattro parti, rispettivamente per Francia, Inghilterra, Russia e America. Il corrispondente di Guerra, ora in divisa, Jake Geismer torna in città per occuparsi della Conferenza di Potsdam che vedrà presenti Truman, Churchill e Stalin. Qui ritrova Lena Brandt, la donna che ha amato e che ora dipende totalmente da Tully, l'uomo che gli è stato assegnato come autista. Tully viene ucciso mentre cerca di trovare i documenti per far fuggire Lena dalla città e, Geismer finisce coinvolto a causa della sua passione per Lena. In breve tempo si svelano intrighi al di sopra delle sue possibilità, giochi di potere e una spietata caccia al marito di Lena, che è stato dichiarato morto ma...
Regia di Soderbergh, in bianco e nero, girato con uno stile che vuole ricalcare i film degli anni 40/50. George Clooney cerca di impersonare Geismer come un rinato Bogart. Cate Blanchett vuole vestire i panni di Audrey Hepburn nella sua Lena. Ma il risultato non è esaltante. A parte Tobey Maguire (Tully), i personaggi principali sembrano sempre distaccati e privi del loro solito magnetismo. Il film è interessante, la trama intrecciata e misteriosa ma... non ha ritmo, in certi momenti risulta quasi "scattoso". E' apprezzabile il tentativo di ricostruire un film alla maniera degl'anni d'oro di Hollywood ma, è imbarazzante il numero di citazioni a film importanti dell'epoca, specialmente con Casablanca, da cui ricalca in modo eccessivamente vistoso l'ultima scena.
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