Regia: Adrian Lyne
Interpreti: Michael Douglas, Glenn Close, Anne Archer
L'idea mi è venuta dopo il mini post celebrativo su "Pulp Fiction" che poche settimane fa ha compiuto 20 anni.Universalmente riconosciuto come un film innovativo ed ancora attualissimo è invecchiato davvero bene, come ogni capolavoro che si rispetti.E allora mi sono detta.: "perché non andare a cercare invece quelle pellicole che, al contrario, sono invecchiate malissimo?". Quei film che magari all'epoca fecero un grosso successo ma che ora si dimostrano irrimediabilmente datate. In una di queste sono incappata per caso proprio alcune sere fa. La trama è arcinota, ma ve la ripropongo comunque:Avvocato in carriera ha una avventura di una notte che si trasforma in un incubo per lui è la sua bella famiglia quando l'amante, che non ne vuole sapere di uscire di scena rivela la sua natura di pazza psicopatica.."Attrazione Fatale" a suo tempo fece sfracelli. Incassi clamorosi, scandalo gridato a gran voce un pò ovunque, femministe ingastrite come pantere...addirittura 6 nominations agli Oscar tra cui quella per il miglior film.
Correva l'anno 1987 ed il momento lo conosciamo bene. Anni rampanti, anni della corsa al successo a tutti i costi, anni degli yuppies, in cui tutti sembrava potessero ottenere tutto ed anche di più.
Era il periodo in cui Michael Douglas recitava spesso a braghe calate, "Basic Instict" sarebbe arrivato nel 1992, ed Adrian Lyne cavalcava l'onda dello scandalo facile suscitato con "9 settimane e 1/2", e per un pò non avrebbe smesso realizzando immonde porcate come "Proposta indecente" ed il remake di ""Lolita", fino ad arrivare a "L'amore infedele".
Dall'uscita di "Attrazione Fatale" di anni ne sono passati ormai quasi trenta, il mondo, cinematografico e non è cambiato.
E pur assunto ormai a "cult" (o "scult"?) del periodo il film la sua età la dimostra tutta.
Visto oggi infatti "Attrazione Fatale" pare nulla di più di un facile fotoromanzo.
La sceneggiatura è brutta e banale, i personaggi sono abbastanza irritanti, quello di Michael Douglas su tutti.
Lyne si erge a giustiziere della morale da mezzo dollaro, Douglas che tradisce i "sacri valori del matrimonio" si trova proiettato in un incubo ed è la moglie cornuta che alla fine salva la baracca; il personaggio della Close è donna, sola e quindi pazza. Patinato, furbo, a tratti assurdo.
girato malissimo, come la maggioranza dei film di Lyne, simbolo perfetto di un'epoca che non esiste più.