Prendiamo in considerazione che investire in cultura e istruzione per un paese e' molto importante per uscire o almeno fronteggiare la crisi futura, in cui serviranno nuove idee, persone preparate per analizzare e operare portando innovazione a tutti i livelli, dallo spazzino al ricercatore universitario.
Avere disponibilita' economica di investimento in questi settori, porta anche al gruppo insegnanti ad avere piu' tempo e risorse per seguire meglio i ragazzi, a partire dai piccoli studenti per poi farli crescere senza abbandonarli a se stessi.
Voglio spendere una riga riguardante una frase molto sentita: "ma e' colpa dei genitori"
Questo puo' essere vero in parte, ma il ragazzo passa molto piu' tempo con le insegnanti che a casa con i genitori e non si puo' sottovalutare la responsabilita' di chi insegna, questo deve essere preparato in modo adeguato per capire i ragazzi ed aiutarli a formarsi, nella scuola e nel loro futuro lavoro, ma qui ci vorrebbe un altro articolo dedicato.
Una analisi spiega che il 50% della popolazione italiana ha difficolta' a capire l'informazione scritta e molti anche quella parlata, questo lo afferma Tullio De Mauro in una relazione per OCSE.
Informazione si riferisce a tutto il paniere radio, tv e giornali e argomenti correlati.
Non serve che continuo dicendo che questo va a influire su ogni scelta e valutazione dei problemi, compreso quello che scrivo in questo blog ;-)
Prendiamo una tabella del Sole24Ore con fonte ANSA:
Vediamo come Estonia, Lettonia e altri paesi "minori" stiano investendo molto in questo, ma ricordo che si deve vedere in prospettiva di 20, 30 o 50 anni, fare finta che questo non abbia valore sull'economia e sul benessere futuro sarebbe irreale.
Ho trovato un articolo che riposta solo la spesa della cultura in rapporto al PIL e riposta questo grafico:
Investire in cultura non si deve vedere solo la spesa, ma anche il rientro economico di essa, in relazione a tutto il contesto e come spiega brevemente il grafico sopra, ogni 1 Euro speso in cultura ne porta altri 1,67 Euro.
Non voglio fare la solita gara di chi istruisce di piu o meglio, so che avete pareri molto discordanti e persino opposti, ma vedo cosa fanno fin da piccoli in questo paese, arrivando alle universita' con sistemi di studio completamente diversi da quelli statici e conservatori Italiani.
Sicuramente non sapranno Dante a memoria, ma li preparano al mondo del lavoro, alla loro formazione personale, come individui singoli e a rapportarsi con cio' che sara' la loro vita, potrei dire un percorso didattico formativo completo, ma non mi azzardo a tanto non essendo esperto in materia.
Oltre a questo ci aggiungerei l'accessibilita' alle strutture e al suo costo, per riuscire a creare un paese abbastanza livellato e senza grosse discriminazioni determinate dallo stipendio dei genitori o dai loro risparmi, a mio parere e' molto importante per dare ia ragazzi tutte le possibilita' a cui vogliono ambire, dal falegname all'ingegnere.
Questa tabella andrebbe discussa, anche perche' ci sono paesi in cui si guadagna molto di piu' ma in ogni caso devi accedere a prestiti dallo stato per studiare, seppure ottimo per la riuscita individuale del percorso di studio a mio parere personale non lo ritengo paritario.
Tutti di base dovremo avere le stesse possibilita' di riuscita e poi in caso sta a noi utilizzarle o meno.
Spero di avervi commentato abbastanza bene i grafici che si leggono nel web, se avete domande scrivete pure sotto nei commenti, in caso vedro' di ampliarle prima possibile.
Vi ses,
Mattia