1 > Chiedere e leggere il prospetto informativo. E’ una lettura noiosa e forse difficile, ma indispensabile. Se il venditore si rifiuta di consegnarlo con qualche scusa, abbandonare la trattativa. Il suo comportamento non è legittimo, perchè il prospetto va consegnato prima della stipula del contratto e non dopo. Probabilmente, il venditore vuole nascondere qualcosa.
2 > Chiedere chiarimenti e pretendere spiegazioni esaurienti per tutti i dubbi. Fare domande sui punti poco chiari, sulle parole incomprensibili, sui costi e, se possibile, farsi rilasciare risposte scritte e firmate che potranno tornare utili in futuro, in caso di contestazioni, per una eventuale richiesta di danni per comportamenti scorretti.
3 > Non firmare mai un contratto al primo colloquio, perchè i risparmi sono sudati e non
devono essere messi a repentaglio in pochi minuti. In quel momento il venditore farà del tutto per far firmare il risparmiatore, lui deve vendere e, per farlo, adotta tecniche di vendita basate sugli aspetti emotivi del compratore. Non tutti sanno che per vendere prodotti finanziari e spingere alla firma il risparmiatore, tutte le banche e le società fanno seguire ai propri venditori (promotori finanziari) dei corsi sofisticati di tecniche di vendita, dove vengono insegnate strategie e comportamenti da tenere con i risparmiatori per rabbonirli e convincerli.
Quindi, occorre leggere con calma il materiale che il venditore consegnerà e fissare un altro appuntamento dopo diversi giorni. Se il venditore mette fretta e vuole “chiudere” subito, diffidare e metterlo gentilmente alla porta.
4 > Nel periodo che intercorre tra il primo ed il secondo incontro, occorre informarsi presso altre banche o società se ci sono alternative altrettanto valide al prodotto proposto dal venditore. E’ bene mettere in concorrenza vari venditori, facendo confronti. Altra soluzione è quella di consultare Internet nei vari siti specializzati per avere le idee più chiare. Ci sono ottimi siti che consigliamo di visitare, come Morningstar e Borsa Italiana.
5 > Altra cosa da fare è verificare che il nostro interlocutore sia autorizzato, iscritto all’Albo dei promotori finanziari e che la Società a cui è legato sia regolare e affidabile e non fantasma. Il rischio è che i risparmi vengano affidati a distinti signori che garantiscono rendimenti sicuri ed elevati (vedi il caso di questi giorni del Madoff dei Parioli). A questo proposito il promotore è obbligato a consegnare copia della dichiarazione contenente gli elementi identificativi della Società a cui appartiene e copia della comunicazione informativa sulle principali regole di comportamento che il promotore stesso deve osservare nei confronti degli investitori.
6 > Al momento della sottoscrizione, chiedere sempre copia del contratto compilato in ogni sua parte.
7 > E non effettuare mai versamenti in denaro contante, né assegni senza intestazione, oppure intestati al promotore. Gli assegni devono essere “non trasferibili” e intestati esclusivamente all’intermediario indicato nel contratto. Pretendere il rilascio di copia di tutti i documenti ed anche degli assegni.
Occorre ricordarsi che in Italia gli spiacevoli episodi di cronaca finanziaria si sono verificati a causa di un bassissimo interessamento e scarsa conoscenza delle vicende economiche e finanziarie da parte dei risparmiatori, nonchè per l’ampia delega e fiducia che si è data a certi promotori finanziari o pseudo tali.