Invidia è quando passi davanti a un negozio di Gucci e vedi una giovane donzella bionda tutta impomatata che estrae il portafoglio alla cassa, quando te ne stai andando dal parcheggio ed entra una Porsche, quando passi davanti all'entrata di un hotel di lusso, quando guardi il tuo amato tanto desiderato che abbraccia quella sciacquetta, quando al ristorante entra una famiglia chiassosa e felice con bambini sorridenti, quando all'esame tu prendi 29 e lui 30, quando al colloquio lei arriva con la lettera di merito e raccomandazione, quando dall'estetista esce la mora più bella e alta che tu abbia mai visto. Di quante persone siamo invidiosi? Per quali cose?
E' ben evidente che non tutti vogliamo le stesse cose, le stesse persone, le stesse occasioni; per fortuna non è possibile generalizzare da questo punto di vista.
Tuttavia, la sensazione che sembra letteralmente prenderci, coglierci così, all'improvviso, davanti a determinate situazioni, è la stessa. Fortunatamente, il rimedio a questa identica sensazione è unico.
Come definireste questa sensazione? Cos'è l'invidia? L'invidia è una sensazione di impotenza: nasce dalla consapevolezza di non essere, di non avere, di non fare cose che qualcun altro invece è, ha o fa; è "vorrei, ma non ho e lui ha" oppure "vorrei, ma non posso e lui può".
La pura invidia è una pura sensazione di IMPOTENZA, come già detto; impotenza che scatena in noi rabbia, umiliazione, sconforto. Ci fa sentire privi di valore, indegni, non meritevoli e incapaci.
Può essere in realtà un valido aiuto per svegliarci e stimolare in noi un più profondo desiderio di realizzazione; attraverso l'invidia possiamo trovare in noi la forza per fare quello che abbiamo sempre voluto fare e che non abbiamo mai iniziato, oppure trovare nuovi modi per migliorarci, anche nuovi ambiti in cui migliorarci.
Tuttavia, provare invidia non è decisamente il metodo più consigliato per esortarci all'azione.
Mi è capitato di sentirmi male per il solo fatto di essere invidiosa di qualcosa; vergogna a provare invidia.. Decisamente deleterio.
Qual è la clausola scorretta? La causa dell'invidia è una convinzione limitante potentissima e molto distruttiva: la consapevolezza di non poter essere, fare o avere. Non c'è nulla di male nel non essere qualcosa, non avere qualcosa o non fare qualcosa; la credenza sbagliata è il NON POTERE. Solo se siete profondamente convinti di non potere, di non meritare, di non essere in grado, potete sentirvi impotenti e quindi invidiosi.
Quando vi capiterà di provare di nuovo invidia, fatevi questa domanda: credete veramente di non poter essere, fare, avere quella cosa? Siete davvero così sfiduciati?
Ricordatevi Chi Siete e Da Dove Venite. Sarà impossibile sentirsi impotenti, una volta ripreso il controllo sulle nostre convinzioni.
L'invidia è un'emozione speciale, da questo punto di vista, quando siamo in grado di gestirla; non crogiolatevi, non abbandonatevi a queste sensazioni così sconfortanti, ma ogni volta che si presentano approfittate della speciale occasione che vi stanno offrendo: RICORDATEVI CHI SIETE E DECIDETE COSA VOLETE.
Se provate invidia per qualcosa, evidentemente quella cosa è un vostro desiderio: quindi agite. Avete capito cosa volete, avete trovato un nuovo obiettivo, un nuovo ambito per applicare il vostro potere e dimostrare il vostro valore; una nuova meta, un nuovo divertentissimo viaggio.
E' molto umano provare invidia; il fatto che più mi sconvolge è che anche le persone che invidiamo invidiano a loro volta. Sono umane, del resto. A mio parere, anche se siete giunti a uno stadio di coscienza molto elevato e, per così dire, avete trovato la pace interiore e siete sereni, potrebbero capitarvi situazioni in cui provare almeno un leggerissimo picco della verde emozione; molto passeggero e infimo naturalmente, ma giusto per ricordarci che siamo ancora un po' umani e viviamo di emozioni.
E' molto utile per definire i nostri desideri, purché non ci lasciamo prendere dall'ineffabile senso di impotenza.
Quindi, SFRUTTIAMO L'INVIDIA E RINGRAZIAMO PER QUESTA SPECIALE EMOZIONE: ci dà modo di scovare le credenze limitanti che albergano ancora in noi, cosicché possiamo sradicarle e rimpiazzarle; ci offre l'opportunità di riconnetterci - in quel momento - con la nostra coscienza interiore, ricordandoci Chi Siamo e che possiamo essere, avere, fare qualunque cosa desideriamo; ci permette di definire i nostri desideri e di imboccare una nuova strada.
Sperando di esservi stata utile
Con Gratitudine
E.M. Giulia