Già, perché la questione dell’inceneritore sta scaldando molti culi, nella Piccola città di C.: si è formato un comitato di cittadini determinati e volenterosi, le istituzioni se la sonnecchiano astutamente aspettando che si faccia troppo tardi per evitare il disastro, il Sindaco è partito con le visioni. Si salvi chi può. Stamattina il dispaccio municipale riportava: “Capisco l’ondata emotiva dei cittadini – sostiene il Sindaco – Ricordo però come nella storia l’emotività non sempre è stata premiante: nel Medioevo l’ondata emotiva ha condannato a morte tante ragazze, con l’accusa di essere delle streghe. Oggi sappiamo che le streghe non esistono, ma intanto quelle donne sono morte.”
A parte il fatto che le “streghe” non furono per niente vittima dell’emotività, ma di una politica socio-religiosa accuratamente studiata e ferocemente applicata; a parte la necessità di dover risalire al Medioevo per trovare un esempio calzante – calzante solo nella mente del sindaco, sia chiaro (clamoroso comunque il buco di 6 secoli di storia); a parte la pertinenza zero dell’accostamento concettuale tra le due questioni; a parte tutte queste cose, insomma, siamo di fronte a uno dei seguenti casi:
- Il sindaco sta male: col cambio di stagione è, del resto, piuttosto frequente accusare un indebolimento del tono.
- Il sindaco è un furbastro, e conoscendo bene il livello culturale del suo elettorato usa astutamente le streghe per fare presa sull’immaginario collettivo impoverito della nostra povera pianura, piena di feticci e vuota di contenuti.
Un delirio onirico/religioso studiato a tavolino o assolutamente spontaneo e inconsapevole?
In ogni caso, questo affresco estremamente local, rafforza l’idea molto national che mi sono fatta negli ultimi anni: il suffragio universale in Italia ha completamente fallito.
O istituiamo il patentino di voto, oppure qui tra poco ci toccherà invocare Giovanna D’Arco, Savonarola, gli anabattisti, San Giovanni e scongiurare l’inceneritore con un Sabba.