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Io, come blogger, mi vergogno di rientrare nella stessa categoria dei Beppe Grillo.

Creato il 22 ottobre 2011 da Ilrusso
No, cari amici del Manifesto, non tutti i blogger sono uguali.Tenere aperto il mio blog e vedere morire, fra i tanti, un giornale libero come il vostro è una vittoria di Pirro, o meglio, di Grillo.Ma io sono diverso da Grillo, oh se sono diverso...Io, come blogger, mi vergogno di rientrare nella stessa categoria dei Beppe Grillo.il Manifesto 20/10/2011
Addobbate le edicole! Stappate lo stappabile e festeggiate in piazza la libertà di stampa. Gioite nelle redazioni e inondate il Web con i tweet di esultanza. E' ufficiale: dopo tre anni di tentativi Tremonti ha finalmente abolito il vituperato sostegno pubblico all'editoria. Non sentite che aria frizzante? Beppe Grillo ha vinto: vaffanculo alla stampa di stato. Vaffanculo ai giornali di partito e a quelli parrocchiani. Di destra di centro e di sinistra. Chissenefrega dei consumatori, degli ecologisti e dei comunisti. Finalmente il mercato potrà disporre senza filtri né limiti di tutta l'informazione disponibile. Entro poche settimane migliaia di giornalisti e una novantina di testate - tra cui il manifesto - saranno finalmente costrette a chiudere. E che cento blog fioriscano.
L'audizione di ieri in commissione cultura alla camera del sottosegretario Paolo Bonaiuti certifica che i tagli lineari di Tremonti decisi nell'ultima manovra abbatteranno il fondo editoria 2011 da 194 milioni a circa 120. Un tetto basso e ingannevole, visto che da questa cifra vanno detratti gli stanziamenti incomprimibili per la convenzione triennale con la Rai (45 milioni annui) e le rate del debito con Poste (altri 50 milioni fissati addirittura per legge). Ergo per tutti i contributi diretti (fabbisogno 170 milioni) resterebbero circa 25 milioni. Dall'aiuto di stato all'elemosina di stato. E' la soppressione definitiva di ogni sostegno pubblico, come il manifesto - insieme a Mediacoop, Fnsi, Cgil, Pd e tanti altri - ha denunciato senza tregua fin dall'estate 2008, quando Tremonti abolì d'imperio il diritto soggettivo ai contributi prima di fare qualsiasi riforma che distinguesse tra giornali «veri» e giornali «finti». 

Io credo nella Democrazia, credo nel fatto che non sia solo il mercato (anzi) a dover disciplinare il nostro indice di libertà d'espressione e opinione, credo che l'analfabetizzazione di ritorno da informazione voluta da Grillo sia solo funzionale a chi detiene il potere e ha grossi capitali.Ma, anche se tocca ripetermi, non l'aveva per l'appunto ringraziato due giorni fa il principale editore del Paese e nel contempo Presidente del Consiglio?Dopo la peste bubbonica e il berlusconismo quest'uomo è una iattura senza pari per tutti gli italiani...

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