Io e harry (hole)

Creato il 18 febbraio 2013 da Beatrixkiddo


Post difficile questo, pensato, ripensato, scritto, cestinato e riscritto di nuovo, tutto d'un fiato.Difficile, perchè racconta di una infatuazione letteraria di quelle che non capitano tanto spesso.E' successo così, per puro caso.Io gli autori scandinavi non li amo proprio, nemmeno "Uomini che odiano le donne" mi e' piaciuto; per non parlare di quella porcheria dell'"Ipnotista"; ma leggendo qua e là sono incappata in diverse recensioni in cui si parlava di un certo Jo Nesbo, che, a quanto pare, aveva scritto una serie di romanzi a dir poco incredibili.E così la curiosità ha ceduto alla diffidenza,  pronta a scagliare strali contro all'ennesimo idolo delle masse, questa volta letterarie.
Ed invece sono rimasta letteralmente fregata.Per fortuna era il periodo delle vacanze quando tutto è cominciato, altrimenti lo ammetto,avrei rubato tempo ad altro per finire i libri. Perché io, oltre ad imbrattare un blog, ho un brutto vizio...leggo....anzi, se il libro mi piace non lo mollo con facilità fino alla fine; me lo porto ovunque e dove è possibile...insomma, mi faccio letteralmente rapire dalle sue pagine. Ma infatuazioni così non capitano molto spesso, anche se recentemente mi sono imbattuta in libri veramente di grande valore, con ottimi personaggi.Nesbo invece ha compiuto letteralmente un miracolo; ha scritto buonissimi romanzi, ma soprattutto, ed è forse la prima volta che mi capita in questo tipo di letteratura, si è inventato IL personaggio, che da solo si porta dentro tutta la potenza delle sue storie, e, incredibile, lo ha migliorato, romanzo dopo romanzo: Harry Hole.Harry Hole beve troppo, è incline alla depressione, insofferente alle regole eppure possiede una moralità ed una integrità che gli altri si sognano. E soprattutto è geniale, intuitivo..insomma, è il migliore. La nemesi perfetta dei killer a cui da la caccia.
Un eroe solitario che di eroico non ha proprio nulla; l'uomo dal corpo disastrato e l'anima ferita. Mai banale, sempre complesso, sempre sfaccettato come una Oslo terribilmente bella, fredda e piena di segreti.
Harry è l'amico che ti ascolta senza parlare, quello più prezioso, perchè non ti lusinga mai, quello con cui farsi un bel bicchiere di Jim Beam, quello che ascolta la musica  migliore...
Harry è l'uomo che ti protegge, che ti ama con tutto sè stesso, quello forse non ti da nulla perchè ha troppa paura di darti tutto, quello da cui scappare a gambe levate, e poi tornare...
Le copertine postate qui non sono un caso; sono quelle dei libri che, in tutta questa avventura, ho amato di più. Perchè "Il leopardo"?Per la storia, per questa caccia ancora più spietata e potente che ne "L'uomo di neve"; per le sue atmosfere claustrofobiche.
"Lo spettro" è il punto culminante; in cui i fantasmi di Harry prendono vita...dove un padre ed un figlio danno vita ad un confronto di una spietatezza ed una tenerezza quasi inaudita; insomma, dove tutto si conclude..almeno per ora.
Insomma, Harry Hole è una magnifica fregatura. Per una volta infatti, più del racconto, comunque i romanzi sono tutti coinvolgenti, mai banali e scritti benissimo, a far la differenza, per davvero, è il suo protagonista.
Una vera e propria potenza di fuoco letteraria, che ti agguanta e non ti lascia più.

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