Una cantina.Una bugia innocente.L'idea strampalata di una settimana bianca nelle viscere del proprio palazzo.E l'arrivo improvviso di una sconosciuta. Trama: Lorenzo è un quattordicenne solitario ed introverso con problemi di socializzazione e per questo crea ansie continue nella madre. Per cercare di porre fine alle continue suppliche di quest'ultima, che vorrebbe vederlo circondato da amici, Lorenzo parte per una settimana bianca. La vacanza, però, sarà a dir poco estrosa, perché invece di andare a Cortina, il nostro protagonista, armato di sci e scarponi, si rintana in cantina, pronto a trascorrere una settimana di relax e completa solitudine. L'arrivo inaspettato di Olivia stravolgerà completamente i suoi piani.Giudizio personale: Questo è la prima volta che leggo un'opera di Ammaniti, autore di cui ho sempre sentito parlare in maniera eccelsa, per cui avevo della aspettative molto alte. Aspettative che però sono state in parte disattese. Il protagonista ha dei tratti caratteriale che mi hanno molto ricordato la mia fase pre-adolescenziale: una ragazzina piena di insicurezze e con un attaccamento esagerato verso i propri genitori. Queste caratteristiche in Lorenzo sono molto enfatizzate, portate quasi all'eccesso: lui non solo è un insicuro, ma è completamente avulso e disinteressato ai rapporti sociali, fino a quando, al liceo, fa la conoscenza di Alessia e dei suoi amici. Ecco che allora scatta qualcosa, quasi volesse uscire dal bozzolo che si era creato sin dall'infanzia, e la settimana bianca potrebbe essere una formidabile occasione di riscatto. Ma Lorenzo è prigioniero delle sue nevrosi, e anche la possibile vacanza a Cortina si trasforma in una sorta di fuga dalla realtà, dove la cantina recita il ruolo dell'Isola che non c'è.Lo stile è molto semplice, assolutamente in linea con il personaggio di Lorenzo che è anche il narratore di questa storia., e infatti questo libro si presenta quasi come un diario a cui sono affidate le confidenze del nostro protagonista. Pur essendo le premesse più che buone, questo racconto non mi ha convinta del tutto, forse proprio perché, come detto poc'anzi mi aspettavo grandi cose. Non posso comunque dire che non mi sia piaciuto perché, nonostante un finale abbastanza prevedibile, Io e Te mi ha preso: non so come e nemmeno il perché, ma alla fine mi ha scaldato il cuore.Voto: 7 -Citazione: "E poi, io odiavo le fini. Nelle fini le cose si devono sempre, nel bene o nel male, mettere a posto. A me piaceva raccontare di scontri tra alieni e terrestri senza una ragione, di viaggi spaziali alla ricerca del nulla. E mi piacevano gli animali selvatici che vivevano senza un perché, senza sapere di morire. Mi faceva impazzire, quando vedevo un film, che papà e mamma stessero sempre a discutere della fine, come se la storia fosse tutta lì e il resto non contasse nulla."Edizione: EinaudiCollana: Stile Libero BigPagine: 116Prezzo: 10,00 €Anno: 2010Codice ISBN: 978-88-06-20680-2
IO E TEdi Niccolò Ammaniti
Una cantina.Una bugia innocente.L'idea strampalata di una settimana bianca nelle viscere del proprio palazzo.E l'arrivo improvviso di una sconosciuta. Trama: Lorenzo è un quattordicenne solitario ed introverso con problemi di socializzazione e per questo crea ansie continue nella madre. Per cercare di porre fine alle continue suppliche di quest'ultima, che vorrebbe vederlo circondato da amici, Lorenzo parte per una settimana bianca. La vacanza, però, sarà a dir poco estrosa, perché invece di andare a Cortina, il nostro protagonista, armato di sci e scarponi, si rintana in cantina, pronto a trascorrere una settimana di relax e completa solitudine. L'arrivo inaspettato di Olivia stravolgerà completamente i suoi piani.Giudizio personale: Questo è la prima volta che leggo un'opera di Ammaniti, autore di cui ho sempre sentito parlare in maniera eccelsa, per cui avevo della aspettative molto alte. Aspettative che però sono state in parte disattese. Il protagonista ha dei tratti caratteriale che mi hanno molto ricordato la mia fase pre-adolescenziale: una ragazzina piena di insicurezze e con un attaccamento esagerato verso i propri genitori. Queste caratteristiche in Lorenzo sono molto enfatizzate, portate quasi all'eccesso: lui non solo è un insicuro, ma è completamente avulso e disinteressato ai rapporti sociali, fino a quando, al liceo, fa la conoscenza di Alessia e dei suoi amici. Ecco che allora scatta qualcosa, quasi volesse uscire dal bozzolo che si era creato sin dall'infanzia, e la settimana bianca potrebbe essere una formidabile occasione di riscatto. Ma Lorenzo è prigioniero delle sue nevrosi, e anche la possibile vacanza a Cortina si trasforma in una sorta di fuga dalla realtà, dove la cantina recita il ruolo dell'Isola che non c'è.Lo stile è molto semplice, assolutamente in linea con il personaggio di Lorenzo che è anche il narratore di questa storia., e infatti questo libro si presenta quasi come un diario a cui sono affidate le confidenze del nostro protagonista. Pur essendo le premesse più che buone, questo racconto non mi ha convinta del tutto, forse proprio perché, come detto poc'anzi mi aspettavo grandi cose. Non posso comunque dire che non mi sia piaciuto perché, nonostante un finale abbastanza prevedibile, Io e Te mi ha preso: non so come e nemmeno il perché, ma alla fine mi ha scaldato il cuore.Voto: 7 -Citazione: "E poi, io odiavo le fini. Nelle fini le cose si devono sempre, nel bene o nel male, mettere a posto. A me piaceva raccontare di scontri tra alieni e terrestri senza una ragione, di viaggi spaziali alla ricerca del nulla. E mi piacevano gli animali selvatici che vivevano senza un perché, senza sapere di morire. Mi faceva impazzire, quando vedevo un film, che papà e mamma stessero sempre a discutere della fine, come se la storia fosse tutta lì e il resto non contasse nulla."Edizione: EinaudiCollana: Stile Libero BigPagine: 116Prezzo: 10,00 €Anno: 2010Codice ISBN: 978-88-06-20680-2
Una cantina.Una bugia innocente.L'idea strampalata di una settimana bianca nelle viscere del proprio palazzo.E l'arrivo improvviso di una sconosciuta. Trama: Lorenzo è un quattordicenne solitario ed introverso con problemi di socializzazione e per questo crea ansie continue nella madre. Per cercare di porre fine alle continue suppliche di quest'ultima, che vorrebbe vederlo circondato da amici, Lorenzo parte per una settimana bianca. La vacanza, però, sarà a dir poco estrosa, perché invece di andare a Cortina, il nostro protagonista, armato di sci e scarponi, si rintana in cantina, pronto a trascorrere una settimana di relax e completa solitudine. L'arrivo inaspettato di Olivia stravolgerà completamente i suoi piani.Giudizio personale: Questo è la prima volta che leggo un'opera di Ammaniti, autore di cui ho sempre sentito parlare in maniera eccelsa, per cui avevo della aspettative molto alte. Aspettative che però sono state in parte disattese. Il protagonista ha dei tratti caratteriale che mi hanno molto ricordato la mia fase pre-adolescenziale: una ragazzina piena di insicurezze e con un attaccamento esagerato verso i propri genitori. Queste caratteristiche in Lorenzo sono molto enfatizzate, portate quasi all'eccesso: lui non solo è un insicuro, ma è completamente avulso e disinteressato ai rapporti sociali, fino a quando, al liceo, fa la conoscenza di Alessia e dei suoi amici. Ecco che allora scatta qualcosa, quasi volesse uscire dal bozzolo che si era creato sin dall'infanzia, e la settimana bianca potrebbe essere una formidabile occasione di riscatto. Ma Lorenzo è prigioniero delle sue nevrosi, e anche la possibile vacanza a Cortina si trasforma in una sorta di fuga dalla realtà, dove la cantina recita il ruolo dell'Isola che non c'è.Lo stile è molto semplice, assolutamente in linea con il personaggio di Lorenzo che è anche il narratore di questa storia., e infatti questo libro si presenta quasi come un diario a cui sono affidate le confidenze del nostro protagonista. Pur essendo le premesse più che buone, questo racconto non mi ha convinta del tutto, forse proprio perché, come detto poc'anzi mi aspettavo grandi cose. Non posso comunque dire che non mi sia piaciuto perché, nonostante un finale abbastanza prevedibile, Io e Te mi ha preso: non so come e nemmeno il perché, ma alla fine mi ha scaldato il cuore.Voto: 7 -Citazione: "E poi, io odiavo le fini. Nelle fini le cose si devono sempre, nel bene o nel male, mettere a posto. A me piaceva raccontare di scontri tra alieni e terrestri senza una ragione, di viaggi spaziali alla ricerca del nulla. E mi piacevano gli animali selvatici che vivevano senza un perché, senza sapere di morire. Mi faceva impazzire, quando vedevo un film, che papà e mamma stessero sempre a discutere della fine, come se la storia fosse tutta lì e il resto non contasse nulla."Edizione: EinaudiCollana: Stile Libero BigPagine: 116Prezzo: 10,00 €Anno: 2010Codice ISBN: 978-88-06-20680-2
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