Forse non proprio originale, nel senso che leggendo ho avuto l’impressione di cose già sentite, almeno in parte.
Comunque sia questo romanzo breve si legge velocemente e lascia una buona impressione di sé.
E’ la mia seconda lettura di Ammaniti dopo Come Dio comanda e vi ho trovato qualche similitudine, specie nel protagonista principale.
La storia di un ragazzo introverso il quale non chiede altro che di essere lasciato in pace per vivere la propria vita; invece si ritrova preso in mezzo tra chi si preoccupa troppo per lui e chi lo ignora completamente.
Risultato: la sua personalità fatica ad uscire.
Ciò è causa di diversi malintesi ed illusioni, ragion per cui finisce col cacciarsi in una situazione complicata che ha come unica via d’uscita il passaggio attraverso un’altra situazione complicata.
La vicenda si evolve in modo del tutto inatteso attraversando anche risvolti drammatici e facendogli scoprire nuove cose, soprattutto di se stesso, che lo renderanno più consapevole e in grado di meglio confrontarsi con gli altri.
La storia di un ragazzo che cresce e diventa adulto nel giro di una settimana.
Insomma forse niente di speciale, però un libro che tutto sommato, per come è scritto e per la vicenda che racconta, garantisce un momento di svago senza per forza scadere nella ormai abituale fiction, mantenendo invece un buon aspetto drammatico.
Tempo di lettura: 1h 56m