Ho per briglia un gioco di sangue
e ostacoli ormai gelidi sul mio cammino,
lungo periodo scritto nella memoria
punteggiato da uno stilo di dolore
su anonime grida tenere come cera.
Fendendo il ghiaccio lascio tracce
per anime curve dal cuore lontano,
con occhi smarriti nell'orizzonte incerto
cerco primavere dimenticate
in quest'Eden incendiato.
Non ho parole io, né nome
perché sono...sono un cavallo di guerra
e mi cavalca la morte
in questo palio che offre come anello
il cuore nemico.
NOTA: dedicata ad Elfo, un mio cavallo, nel cui sguardo profondo, che a tratti lascia trasparire remote sinapsi di memoria, ho letto questi versi