No, non è vero. Qualcosa forse faccio ma niente di nuovo o di eclatante. Rileggevo però quello che scrivevo l’anno scorso qui e quello che stanno facendo, tra gli altri minimalisti, lei e lei e lei , mi sembra di non fare nulla, in confronto.
Sto digitalizzando, con assoluta calma, da settimane, molte – troppe – fotografie e poi sarà il turno di qualche migliaio di negativi, non appena mi deciderò sul metodo da utilizzare. Al momento oscillo tra due ipotesi: compro un Reflecta RPS 7200 PRO, scansiono i negativi e poi lo rivendo. Vado da un fotografo e gli delego il lavoro. Boh. Se qualcuno ha consigli si faccia avanti.
Due settimane fa ho scritto ad un insegnante di spagnolo che conosco e con cui ho già frequentato corsi per chiedergli se mi aiuta con qualche lezione privata a studiare per il Dele di livello C1. Non mi ha ancora risposto nè io sento l’urgenza di sollecitarlo.
Mi sono informata per un corso di disegno – faccenda in cui sono negata. E’ da tempo che mi piacerebbe capire se sono proprio senza speranza o un paio di oggetti riconoscibili potrei arrivare ad abbozzarli anche io ma, con gli impegni di lavoro a Madrid dei prossimi mesi, finirebbe che perderei metà delle lezioni. Ho rimandato al prossimo anno.
Leggo, poco e piano, la sera prima di andare a dormire romanzi e saggi e la mattina, con occhio più vispo, i quotidiani on line. Niente di particolarmente gravoso. Sperimento ricette che propongo a cavie umane che, per ora, sono sopravvissute. Tengo pulita me stessa, faccio bucati e li stiro e, grazie al mio santo padre, pure la casa non se la passa male.
Zoppico sempre quindi di sport nemmeno l’ombra: se ne riparlerà in primavera dell’anno prossimo, dopo un altro probabile giro di artroscopia.
Altro non mi viene in mente. Proprio un tran tran senza scosse.
Quindi, in conclusione, direi che l’autunno inizia in tutta calma.
Ah, no. Dimenticavo. L’unica cosa che faccio è approfittare degli ultimi fine settimana di tempo mite per andarmene a zonzo. In questo ambito non conosco requie per ora. Sono una trottola turistica. Domani notte sembra, per esempio, che dormirò di nuovo a Parigi.
Poi arriveranno il freddo e il buio e allora mi accorgerò che avrò tantissimo tempo libero per andare in letargo. Bonne nuit, paresse.