Qualche giorno fa sono passato nella cartolibreria dove rilego sempre i manoscritti da inviare a qualche concorso o a qualche casa editrice e, parlando con la ragazza che da anni mi serve, mi è venuto spontaneo avvertirla che finalmente il mio primo libro era arrivato nelle librerie.
"Ma davvero? Sono contenta", mi risponde, continuando a impaginare i fogli del mio nuovo manoscritto.
"Sì, sono davvero felice... dopo tanti anni che ti rompo con le mie cose... ora sai che non hai lavorato invano."
"In bocca al lupo! Si trova anche nella libreria PincoPalla (ometto il vero nome per ovvie ragioni)?"
"Ma sai che non lo so? Senti, mi potresti fare un favore?"
"Dimmi."
"Puoi entrare a chiedere se hanno il mio libro?"
"Certo. Nessun problema."
Prende un foglio, si appunta il mio nome e il titolo del libro e mi fa. "Però ci mando una mia amica. Non vorrei che poi me lo facesse ordinare. Sai... IO NON LEGGO!"
E me lo dice con un sorriso lieve, disarmante... come se mi stesse dicendo che non ama il succo di pera o il cioccolato fondente.
"Tranquilla... è solo per capire se dopo tanti paroloni hanno realmente fatto l'ordine. Ci ho speso tanti di quei soldi in quella libreria... che mi aspettavo un minimo di attenzione."
"Sì, capisco."
Ho pagato la nuova rilegatura, l'ho salutata e sono andato via.
La delusione e la sorpresa sono state così grandi che non sono riuscito a ripassare per chiedere l'esito della piccola indagine. Non mi interessava più.
Nei giorni seguenti mi sono chiesto più volte come si possa dichiarare con tanta semplicità una cosa così terribile.
Leggere, per me, è un'esperienza così bella, intensa, vitale... che la paragono all'atto del respirare, del mangiare, del fare l'amore.
Leggendo ho scoperto mondi nuovi, ho esplorato la mia mente e i suoi limiti, ho aperto porte e spalancato finestre, ho spiccato il volo e sono caduto con il muso nella melma più volte.
C'è stato tutto e il suo opposto.
Come puoi privarti di una gioia così grande?
Poi mi sono detto: "Chissà quante cose ama quella ragazza che per te non contano nulla. Semmai adora il ciclismo e non si perde un solo Giro d'Italia... o forse adora i programmi culinari della Clerici... che ne sai tu... uomo presuntuoso e insensibile!"
Eppure, nella mia testa, la delusione rimane solida e ingombrante: mi ero fatto un'idea completamente diversa di quella ragazza.
Mi appariva colta, curiosa, attenta... una persona aperta ed empatica... e poi scopro che non legge libri.
Forse sfoglia le riviste di gossip... forse.
Il mio è uno sbobismo di bassa lega?
No... soltanto una manifesta incapacità di comprensione.
P.S. - avvertenza agli esordienti: se vi prende la smania di controllare cosa succede dentro le librerie... ovvero, contare quante copie sono rimaste sul bancone, se il libro è ancora in vetrina, se è esposto bene nel punto vendita ecc. ecc. - superate in fretta questa fase... porta solo guai e giramenti di testa. Nel mio caso è durata solo tre giorni.