Il premier per una volta può autorevolmente farsi primus inter pares di questa ottusità di fondo perché di fronte a un evento storico non ha altro da dire che questo: «Volete la Grecia? Prendetevela! Se volete proporre ai cittadini code ai bancomat per venti euro al giorno, se questo volete proporre agli italiani, accomodatevi pure. Io preferisco fare le riforme e tenere fuori l’Italia da questi scenari drammatici». Siccome sono state proprio le famose riforme a far colare a picco la Grecia,come sostiene lo stesso Fmi, ci si sarebbe potuti aspettare un’evoluzione rispetto al disco rotto e invece la rabbia impotente del servitorello è esplosa lanciando brandelli di modestia intellettuale da tutte le parti.
E dire che la Merkel e soprattutto Hollande non sono dei giganti, ma certo non possono fare vertici con uno così e all’Eliseo non hanno bisogno di qualcuno che serva il the, ammesso che Renzi sia capace di svolgere una funzione tanto complessa. D’altronde avere attorno un barboncino con lo smartphone è davvero irritante. La realtà è che un oceano di stampa supina ed eterodiretta sta raccontando giorno per giorno meraviglie di un personaggio al di sotto di qualsiasi aspettativa. Infatti lui per approfondire la vicenda greca, escluso da qualsiasi luogo o occasione che conta nelle decisioni, ha deciso di fare il suo vertice con Padoan che vede tutti i giorni anche perché è l’unico referente vero di Bruxelles visto che Renzi ormai suscita compassionevoli e imbarazzati sorrisi.
E’ ancora tollerabile questa farsa? Ora che le acque si fanno ancora più agitate è possibile permettere a questo personaggio e a una corte dei miracoli di incompetenti e grassatori di reggere le vicende italiane? La domanda è retorica,ma se lo permetteremo vorrà dire che davvero il Paese è finito.