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Io non so voi cosa osservate. Io sulla Lecce - Gallipoli - Ugento vedo sempre più disseccamento sugli olivi.

Creato il 14 maggio 2015 da Antoniobruno5
Io non so voi cosa osservate. Io sulla Lecce - Gallipoli - Ugento vedo sempre più disseccamento sugli olivi.

Ieri sera riflettevo tra me e me sulle immagini che quotidianamente accompagnano il mio viaggio da San Cesario di lecce alla volta di Ugento e ho scritto sul mio diario di Facebbok: Io non so voi cosa osservate. Io sulla Lecce - Gallipoli - Ugento vedo sempre più disseccamento sugli olivi. Si è subito accesa una interessante discussione che ha coinvolto persone che stimo e apprezzo per serietà, preparazione professionale e doti umane. Sono andato a letto presto e non ho potuto partecipare a questa interessantissima discussione. Il collega Gianluigi Cesari sa che più volte ho chiesto che ci fossero qui nel Salento leccese gli scienziati che QUOTIDIANAMENTE verificassero i disseccamenti per poter indagare al fine di scoprirne le cause e per cercare di tentare di trovare le cure. Nel Salento c'è un Ateneo che potrebbe dare accoglienza anche mettendo a disposizione i luoghi fisici per ricercatori che intendessero lavorare in questo senso. L'Assessore Fabrizio Nardoni nella giornata di Gallipoli dedicata all'olio extravergine e organizzata da Coldiretti Lecce e Posidonia annunciò che la Regione avrebbe presto fatto un concorso per assegnare 1 milione di Euro agli scienziati che avessero un progetto di ricerca per il disseccamento degli olivi e qualche centinaio di migliaia di Euro per ricerche empiriche da affidare a chiunque avesse un progetto da mettere in campo. Leggo ogni giorno molte opinioni sul disseccamento degli olivi ma da quando per la prima volta il 5 luglio 2013 ne parlammo insieme ad altri a Parabita come potete vedere qui: http://centrostudiagronomi.blogspot.it/search?q=parabita&updated-max=2013-10-16T08:26:00-07:00&max-results=20&start=18&by-date=false E già a luglio 2013 si disse che era necessaria la ricerca e in quella ed altre sedi io e i colleghi della mia associazione ci siamo messi a disposizione per tentare di dare un contributo. Le opinioni sono diverse ma quello che tutti chiedono è la ricerca scientifica. Penso che la strada che metta tutti insieme i salentini è quella di scienziati all’ascolto di chi è in campagna ogni giorno per lavorarci. Penso che gli scienziati che avranno dalla loro parte i salentini saranno quelli che faranno visite quotidiane presso gli oliveti per osservarne i cambiamenti. Penso che se gli scienziati non avranno tutte le informazioni necessarie per forza di cose ci comunicheranno dubbi, e che quindi la strada dell’osservazione e della ricerca sia l’unica strada da percorrere. C’è l’obiezione di chi come me vede avanzare il disseccamento ogni giorno, che gli fa paura e che vorrebbe fare qualcosa, solo che per fare qualcosa è necessario avere tutte le informazioni per sapere cosa fare. E’ l’analogia del Prof Pietro Perrino: L'energia è quella cosa che fa fare cose alle cose. L'informazione è quella cosa che dice alle cose cosa fare.
Pietro Perrino
Chi è Pietro Perrino:http://www.ceeauniba.net/index.php?option=com_jumi&fileid=1&cv=101

Le informazioni che mancano, se e quando le avremo, eviteranno lo spreco di energia in polemiche informate da credenze e non da informazioni e convoglierà tutte le energie del Salento nella unica direzione della salvaguardia e valorizzazione del nostro paesaggio rurale.
Per leggere tutta la discussione cliccare qui: https://www.facebook.com/quinto.ennio.9/posts/779044948870083?comment_tracking=%7B"tn"%3A"O"%7D&pnref=story

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