Io non sono felice, voi?

Creato il 14 novembre 2011 da Occhiopidocchio

L’Italia è divisa: ci sono quelli che lanciano coriandoli, slogan e caroselli degni di un mondiale vinto ai calci di rigore; e poi c’è chi rende onore e omaggio alla ritirata dell’intrepido condottiero che, per senso di responsabilitá, ha abbandonato le redini del paese.
Io provo sollievo per l’uscita di scena di Berlusconi, ma non me la sento proprio di festeggiare. Il Cavaliere ci ha lasciato, dopo quattro legislature e diciasette anni, un paese disfatto, senza credibilitá né dignitá. Ma se siamo al bordo del collasso finanziario la colpa non é di Berlusconi ma di un Parlamento occupato dai suoi adepti e da un’opposizione impalpabile. Ma forse, i veri responsabili sono i milioni di italiani che non hanno saputo o voluto scegliere una strada diversa da una politica fatta di populismo, condoni, ingiustizie e vecchie ideologie.
Cos’abbiamo da gioire ora? Il paese è allo stremo e quelli che, con politiche sciagurate, ci hanno portato sul baratro scaricano le loro responsabilitá e caricano le loro speranze sulle spalle di un senatore a vita last minute chiamato, in fretta e furia, a fare il miracolo. D’altronde nel nostro paese le cose sembrano doversi risolvere sempre ricorrendo ai miracoli: nel 1994 Berlusconi prometteva risollevarci con un nuovo miracolo italiano en el 2011 è la volta di Monti che sará tenuto in pochi mesi a salvarci dal default.
E i responsabili della rovina economica, sociale ed etica dell’Italia dove sono? La risposta è sotto gli occhi di tutti, sono afferrati alle loro poltrone e delegano la responsabilitá di misure drastiche e impopolari al tecnico salvatore che fará il lavoro che, per anni, hanno scelto di non svolgere. E come se non bastasse alcuni parlamentari, nonostante lo spread alle stelle e il default dietro l’angolo, continuano a promuovere miseri interessi di partito e a chiedere elezioni anticipate. Questi signori, ancora una volta, dimostrano di essere degli squallidi burattini sprovvisti di qualsivoglia senso di responsabilitá verso il proprio paese e i suoi cittadini.
Mi auguro che Monti abbia il coraggio e la forza per scuotere l’Italia con riforme profonde ed esemplari. Per troppi anni ci hanno illuso di essere forti, sani e furbi e noi, per ingenuitá o comoditá, l’abbiamo creduto. Ora che l’Europa ci ha svegliato e ha interrotto i nostri sogni di grandezza, non vedo spazio che per lacrime e sangue. L’Italia ha bisogno di politiche dolorose, di cittadini piú consapevoli e responsabili e di una nuova classe dirigente.

Non sará facile, quindi: non ci resta che piangere, e affidarci al tecnico..


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