Io sono Christine

Creato il 26 marzo 2012 da Kurtelling
Ne abbiamo avuto notizie giusto meno di un mese fa, del legame tra Nicole ed il prossimo film di Rowan Joffé, prodotto dalla Ridley e Tony Scott; adattamento del romanzo Non ti addormentare (Before I Go to Sleep).
Quando si parla di storie sulla perdita della memoria, nel Cinema, si pensa a film "memorabili" come Memento di Christopher Nolan, o terribile commedie come 50 volte il primo bacio. La storia di Christine però non è nulla di tutto questo, lei non è un antieroe che si destreggia lungo il sentiero mnemonico della sua vendetta, e non è una buffa fidanzata che non ricorda una strampalata storia d'amore. Lei è una donna, con un tormento, quello di svegliarsi ogni giorno vecchia di vent'anni, di far fatica a riconoscersi; quello di svegliarsi dopo un lungo sonno, ogni giorno, e trovarsi sola con la sua paura.
ATTENZIONE AGLI SPOILER
Christine vive oggi con suo marito Ben, o  almeno quello che lei crede sia suo marito, perché lo sa per certo solo quando al mattino quell'uomo con cui si sveglia, le dice di esserlo; e se ne convince quando appese nello specchio del bagno trova le loro foto, fatica a riconoscersi ma è lei, più vecchia, diversa. Ed è così ogni giorno, come se fosse il primo, una ridondante ruota la riporta sempre alla stessa angoscia, alle stesse domande; ma il dottor Nash potrebbe, forse, essere una speranza; è stato lui a suggerirle di scrivere un diario, che Christine tiene nascosto all'insaputa di Ben; dove appunta ogni singolo giorno, trasformandolo nella memoria che non ha. Giorno dopo giorno il puzzle sta per ricomporsi, alcuni pezzi sono dolorosi da ricomporre, altri sorprendenti; a quanto pare Christine a perso la memoria a causa di un incidente stradale, secondo Ben, ma in lei c'è qualcosa, che le dice che non è così...
J. S. Watson crea tesse una tela di angosce e paure, intrappolando Christine in un claustrofobico scenario; il suo personaggio passerà per momenti di forte isterismo e allo stesso tempo impotenza di fronte a sé stessa. I colpi di scena, se così si possono definire, portano verso la ricostruzione di un essere, di una donna, e sarai tu insieme a Christine a conoscere chi è la vera Christine. Un ritratto interessante di un amnesico, che potrebbe sembrare già sentito, ma che in realtà mostra com'è realmente la vita di chi soffre di questa malattia, che cosa passa davvero nella loro testa: dolore, paranoia, inquietudine, rabbia.
Il romanzo viene scandito in tre parti, la prima introduce il presente, proiettando fin dal primo istante lo straniamento del delirante risveglio di Christine; e poi una chiamata, quella del dottor Nash, che ricorda a Christine dove è nascosto il suo diario, e da qui inizia subito la seconda parte, la lettura di tutto ciò che è successo fino ad ora secondo quello che è stato scritto da lei stessa. La successione di ogni giorno è estremamente fluida e coinvolgente, si soffre insieme a Christine e allo stesso tempo si alimenta la speranza. Il punto debole del romanzo è proprio la terza e ultima parte, conclusione del romanzo; forse banale, forse scontata; infatti arrivati a metà del libro non è difficile prevedere come stanno davvero i fatti, chi è chi e cosa è realmente successo. Resta comunque, quello di Watson un ritratto interessante, ed ispirato, originale nella sua resa, se pur scontato nella conclusione della storia di Christine; che a conti fatti è un personaggio da conoscere, che contribuisce a rendere il realismo di questo libro; una donna vera, con vere paure; lei non è un eroina, ma come la maggior parte dei personaggi, e di noi, insegue la vita.
Quanto potrebbe essere valida sul grande schermo una storia del genere? Sicuramente è qualcosa di rischioso, e se, soprattutto il finale dovesse rimanere tale, potrebbe essere un film realmente rovinato, cadendo nella banalità. Un'ispirata regia potrebbe essere l'unico modo di rendere giustizia ad una storia del genere. Le atmosfere cupe, vaghe, spesso sbiadite, a volte quasi surreali della mente di Christine, potrebbero essere completamente appiattite da una regia non comprensiva o comunque dallo stampo troppo commerciale. Il film potrebbe diventare una pellicola mainstream, ma potrebbe essere con diversa concezione un film dallo stampo molto indie.
Per Nicole non sarebbe nulla di difficile essere Christine, lei che di personaggi intrinsechi di dolore se ne intende; il ruolo è molto interessante, semplice ma intenso. Chissà se potrebbe essere una grande sorpresa Before I Go to Sleep, o forse una grande delusione, difficile da prevedere!
Aspettiamo di avere notizie, conferme, e aspettiamo di vedere il film!

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