Dopo lunghe ore di stress, morti e pura follia islamista, finalmente pare conclusa la vicenda. Le Bestie sono morte ma anche molti ostaggi, purtroppo. La lunga lista dei morti innocenti si allunga, la serie di errori dei servizi segreti e della polizia francese, pure.
Parigi - e forse l'Europa tutta - non sarà più come prima.
Io spero che questa terribile storia ci insegni ad apprezzare la libertà nei nostri paesi, anzi se è possibile a rafforzarla, a difendere tutti i Charlie Hebdo del mondo. Je Suis Charlie.
***Premessa al testo che trovate più sotto:
Se cercate uno scritto politically correct, allineato e auto-censurato in tipico italian style, com'è avvenuto e avviene sempre nei giornali italici (in questi giorni in quasi tutta la nostra informazione "libera, imparziale e coraggiosa" è sparita magicamente la parola ISLAM) andate pure da un'altra parte.Se siete affetti da buonismo melenso acuto o cronico come ci è stato tramandato dagli apostoli di centro-sinistra-destra-centro-periferia andate pure da un'altra parte.Se siete tra gli innumerevoli paladini "senza se senza ma" delle varie religioni guerrafondaie o no, andate pure da un'altra parte.Se cercate un testo scritto bene, senza errori e non influenzato dalle emozioni, dalla rabbia e dal nervosismo, andate pure da un'altra parte.Se siete tra quelli che "non sono Charlie" andate pure affanculo.
Altro punto chiave per poter leggere il seguito senza riportare effetti indesiderati:
Io NON sono leghista, NON sono razzista, NON sono di destra. Punto.
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In Nome di Dio
Nonostante tutti questi morti i cosiddetti "musulmani moderati" non si sono visti né sentiti; nessuna manifestazione, nessuna presa di posizione netta e inequivocabile contro gli autori della strage di Charlie Hebdo. Niente.Hanno perso l'occasione di affermare la loro esistenza di moderati. O hanno voluto dare un messaggio di ben altro tipo?
Non so se anche voi avete ascoltato le interviste ai questi signori "moderati" in questi giorni, a me hanno fatto una pessima impressione: la lunga serie di dichiarazioni dei musulmani italiani raccolte dai giornalisti sono state quasi tutte ambigue se non inquietanti o addirittura terrificanti in qualche occasione. Anche se nelle ultime ore qualcuno ha cercato - maldestramente - di correggere il tiro.
In ogni caso il disastro di Parigi è il frutto, tossico e velenoso, dell'integrazione non della mancanza della stessa. Sia gli attacchi bestiali contro la libertà di stampa e pensiero avvenuti in Francia, sia le terribili bombe a Madrid e Londra e gran parte degli attentati in occidente (compreso l'undici settembre) sono stati eseguiti da stronzi musulmani ben integrati nella società occidentale da diverse generazioni. Non di certo da poveri morti di fame, disoccupati ed emarginati, che vivevano di stenti e sacrifici.Il problema non è l'integrazione o l'accoglienza, il problema sono le cazzate che questi leggono nel loro libro e la voglia di rivalsa verso l'occidente "debosciato e infedele" dove le donne fumano, lavorano, guidano e mostrano addirittura i capelli.
Corano, Sura IV, versetto 89: "Vorrebbero che foste miscredenti come lo sono loro e allora sareste tutti uguali. Non sceglietevi amici tra loro, finché non emigrano per la causa di Allah. Ma se vi volgono le spalle, allora afferrateli e uccideteli ovunque li troviate"
Non gliene può fregare di meno di quello che può offrire loro la società occidentale, salvo poi utilizzare tutta la serie di inaspettate libertà, diritti e protezioni, garantiti da questa europa sempre più moscia, per organizzarsi, inneggiare alla jihad, manifestare in nome di Allah, fare scappare in massa i cittadini europei ebrei (come è avvenuto in Francia negli ultimi anni) dalle loro case e fare attentati e violenze di ogni tipo. In tanti casi hanno costretto diverse amministrazioni locali, preti e presidi di varie scuole a far tacere le campane, a far rimuovere crocifissi, presepi e quant'altro per non turbare le coscienze di "bravi musulmani."Per tantissimi anni le banlieues parigine come anche i centri storici di tantissime città europee (Bruxelles è diventata una delle più grandi città del Magreb) hanno accolto nel loro ventre orde di musulmani provenienti da zone calde, ogni anno sempre di più. Da sempre protetti, giustificati in tutte le loro azioni violente perché "bisognosi," degni di simpatia perché anti-semiti come la grande maggioranza dei cittadini europei, sia di destra sia, soprattutto, di sinistra.Checché se ne dica in Europa siamo (quasi) tutti filo arabi e ancora di più filo palestinesi; abbiamo sempre giustificato qualsiasi attentato anche i più sanguinari e crudeli, non solo quelli accaduti in Israele ma anche in Italia (vedi la strage di Fiumicino dell'85) e in Europa (il massacro di Monaco del 72 e i tantissimi altri). Mentre agli israeliani non abbiamo mai fatto sconti, forse giustamente, per carità, ma come sempre qui si usano due pesi, due misure.Nelle manifestazioni di qualsiasi tipo che si sono svolte in Italia per i più svariati motivi si sono sempre viste più bandiere palestinesi che italiane. C'è sempre stata una sorta di mitizzazione, di idealizzazione, intoccabile da qualsiasi evento, del popolo palestinese che "combatte per la libertà," paragonandoli (assurdamente) spesso ai baschi, agli irlandesi o a quanto fatto da Che Guevara... un legame indissolubile, una simpatia e un amore immenso, che li lega a una larghissima fetta della sinistra europea e italiana.Per questi strani motivi, verso i fondamentalisti non c'è tutto questo timore da parte del popolo, anche stranamente da chi ha fatto della libertà - e dell'emancipazione della donna - la propria bandiera.Sono simpatici a molti, anche quando decapitano centinaia di persone. Perché la colpa è solo dell'America e di Israele o di quello stronzo (sottolineo stronzo) di Bush. Certo, soprattuto gli USA hanno la responsabilità di tantissime terrificanti - e inutili - iniziative (la guerra in Iraq su tutte) ma la differenza è che contro gli Stati Uniti si scende in piazza in migliaia, contro le stragi dell'Isis o di Boko Haram non si fa vedere NESSUNO. Proprio nessuno. Nonostante le migliaia di morti...pare che siano circa duemila le persone uccise in un colpo solo dall'ultimo attacco di questi giorni a cura di Boko Haram in Nigeria.
Qui in Italia ci dicono che non corriamo alcun pericolo, intanto pare che siano 53 gli esseri partiti dal nostro paese per andare a combattere la guerra santa in medio oriente. Nessun affiliato alla Jihad è stato mai tenuto in carcere per più di qualche mese. Il massimo che si è fatto su questo tema è il solerte intervento della magistratura per punire chi aveva catturato quella merdaccia di Abu Omar con mesi di udienze, processi, fiumi di indignazione e un gran dispendio di denaro pubblico. Una cosa ridicola all'italiana, come sempre.
Per non parlare, poi, degli strani rapporti di molte nazioni occidentali (la Francia in questo è in prima linea) con regimi "ambigui" come il Qatar e altri stati cloaca, e del fiume di denaro che arriva incessantemente a finanziare gruppi jihadisti, moschee frequentate da strani individui e i centinaia di siti internet che continuano ad inneggiare impunemente - e incredibilmente - alla Jihad.
In ogni caso gli stronzi assassini fondamentalisti hanno ottenuto un successo incredibile: in molti in questi giorni si stanno schierando contro le vignette su Maometto, tanto che pare che in molti paesi occidentali sarà proibito offendere quel signore lì. Senza contare la pubblicità a livello mondiale delle loro gesta che faranno festeggiare tantissime persone (molte di più di quello che si crede) e creeranno tantissimi altri cloni-emulatori in cerca di gloria.Mi auguro che questo non succeda e che, almeno questa volta, l'europa e l'occidente non si calino le braghe davanti alle scimitarre islamiche.
Inoltre avranno l'appoggio indiretto - e forse non voluto - di tutta l'intellighenzia europea che creerà ad arte un bel clima di difesa verso l'Islam usando la carta del pericolo del razzismo o della rinascita del nazi-fascismo. Tutte cazzate, ovviamente, dato che tutto questo casino, dopo tutti questi morti, ha portato solo il lancio di un petardo in una moschea e nessun atto di violenza.Se fosse successo il contrario, ovvero un attentato cristiano o comunque infedele, contro un obiettivo islamico a quest'ora non ci sarebbe più un occidentale vivo né una chiesa in piedi nei paesi a maggioranza musulmana. E anche qui in Europa sarebbe partita la caccia al cristiano, probabilmente nell'indifferenza generale.Inoltre si cercherà di difendere a spada tratta il nostro "splendido" sistema di "importazione" di immigrati dalle coste libiche "liberate" dal "temibile" Gheddafi - un'altra gran bella cazzata dell'occidente che ha portato alla nascita di un califfato anche in Libia. -
In mezzo ai tantissimi disperati che giungono nelle nostre coste chissà quanti altri uomini-bomba arriveranno. Tanto qui possono entrare tutti e ognuno può fare il cazzo che vuole. In molti continueranno a finire rinchiusi senza motivo e per mesi in un centro di accoglienza per poi essere lasciati liberi di vagare senza meta per l'europa. Una cosa allucinante. Perché se uno arriva come rifugiato politico, una volta accertata la veridicità del suo status, gli devi garantire un posto in cui vivere e un'adeguata protezione. Se, invece, arrivi come clandestino ti devo rispedire indietro. Non ci sono alternative.
Stranamente, però, sono per il 99,9% musulmani e giovani maschi per l'80%. E se sei un fondamentalista guerrafondaio passi tranquillo e inosservato in mezzo alla massa di disperati.
Beh, pensatela come volete, ma bisogna porsi qualche domanda. Non tutto è quello che sembra.
Ora, a parte le mie opinioni, come sempre opinabili, ci saranno gli effetti collaterali di questa storia. Il primo sarà sicuramente il rafforzamento dei controlli agli aeroporti e procedure di sicurezza più lunghe. Quindi preparatevi a lunghe attese in aeroporto e non mancate di ringraziare i fanatici musulmani che già ci avevano regalato tutti i noiosi controlli dopo i fatti dell'undici settembre.
Intanto bisognerebbe fare i complimenti a tutti i giornalai, i politici e l'intellighenzia mondiale tutta, che a suo tempo aveva osannato quella stronzata immonda della "primavera araba" che, invece, ha portato a sostituire alcuni dittatori fantoccio con i fondamentalisti più truci e sanguinari in quasi tutte le nazioni coinvolte. I Fratelli Musulmani al posto di Mubarak sono stati un bel balzo avanti verso la democrazia e la libertà, per fortuna è durato poco.
Per un soffio, poi, l'occidente dalla bomba facile si è fermato all'ultimo momento prima di sferrare l'attacco definitivo contro Assad e la Siria, altrimenti l'Isis sarebbe diventato ancora più grande e forte.
Tuttavia alla fine vinceranno loro, i fondamentalisti. L'islamizzazione dell'occidente o almeno dell'Europa è solo questione di tempo. Ci vorranno al massimo 50 o 60 anni per completare il lavoro ma alla fine vinceranno loro. Statene certi.
Primo: perché sono più forti.
Secondo: perché sono più uniti.
Terzo: perché possono usufruire della complicità (più o meno consapevole) e della sottomissione in tutti i livelli della nostra società. Eh si, i collaborazionisti non mancano affatto.
Quarto: non hanno paura di morire.
Preparatevi a nascondere in cantina o a seppellire nel giardino i liquori, i piercing, i dischi di musica rock, le riviste porno, minigonne, bikini, film, libri, fumetti, chitarre, penne, matite e computer...Ma soprattuto nascondete bene le riviste satiriche perché i musulmani NON hanno il senso dell'umorismo.
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In conclusione:
Avrei potuto farmi i cazzi miei e scrivere qualcosa su musica, arte o altro. Non avrei perso lettori e non avrei rischiato nulla, ma l'Italia e il mondo sono già saturi di ipocrisia e buonismo, per non dire di codardia e collaborazionismo. È giunto il momento di mettere da parte la paura e prendere esempio dai giornalisti e vignettisti di Charlie Hebdo, morti per difendere un ideale, morti per difendere il diritto alla libertà di opinione.
Je Suis Charlie.