“Io sono il messaggero”, Markus Zusak

Creato il 25 ottobre 2015 da Aarietano

Titolo: Io sono il messaggero
Autore: Markus Zusak
Editore: Frassinelli
Collana: narrativa
Genere: romanzo
Formato: copertina rigida con sovraccoperta
ISBN: 978-8820057312
Anno: 2015
Pagine: 403
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Ed Kennedy è un ragazzo qualunque. Ordinario, forse questo è l’aggettivo più calzante. Fa il tassista anche se non avrebbe ancora l’età per guidare il taxi, vive in un sobborgo in una casa di eternit malconcia, da solo, con l’unica compagnia di un cane piuttosto maleodorante. Ogni giorno passa uguale a quello appena trascorso, per Ed Kennedy: lavoro, partite a carte con i suoi tre migliori amici, Marv, Ritchie e Audrey, qualche visita alla madre che sembra preferire di gran lunga gli altri tre figli a lui. Tutto ordinario, tutto… normale.
La vita di Ed Kennedy subisce una brusca svolta quando sventa una rapina in banca. Così, quasi per caso. Da quel giorno inizia a ricevere degli strani messaggi riportati sugli assi delle carte da gioco. Ogni carta richiede delle azioni ben precise, che Ed ha il compito di comprendere e portare a compimento. Ma chi sarà il messaggero?

Ho acquistato questo libro perché mi sono innamorata di un altro ottimo lavoro di Zusak, “Storia di una ladra di libri“, e ho pensato valesse la pena scoprire una nuova opera di questo scrittore. Non mi sbagliavo: “Io sono il messaggero” è certamente un buon romanzo, che si legge più che volentieri.
La storia anzitutto è decisamente originale; la trama è costruita in un modo tale per cui difficilmente si può perdere interesse, rimane la voglia di scorrere una pagina dopo l’altra. Lo stile è molto particolare, oserei dire peculiare di Zusak. La narrazione in prima persona favorisce il clima di suspence e rende il lettore molto attento e partecipe delle vicende del protagonista. I capitoli sono brevi, scorrevoli e mai scontati, e ogni piccolo avvenimento ha un peso ai fini della trama, non si vuol perdere nulla.

I personaggi di questo romanzo sono ben delineati, a cominciare da Ed Kennedy, che sembrerebbe proprio l’anti-eroe per eccellenza. Anche le figure di contorno (che sono davvero molte) risultano piacevoli e dotate di una buona psicologia, aspetto da non sottovalutare se si pensa che gran parte del romanzo si basa sulle vicende secondarie di questi personaggi minori.

Unica “pecca” di questo libro, che davvero mi è piaciuto molto, è il finale. Non voglio anticiparti nulla, sia chiaro. Il punto non è che il finale della storia non mi sia piaciuto perché particolarmente triste o mal riuscito, assolutamente. Solo che… me lo aspettavo diverso. E se devo essere del tutto sincera, non sono nemmeno sicura di averlo capito! Non mi piace rimanere con una sensazione del genere alla fine di una lettura che pure ho amato così tanto.

“Io sono il messaggero” è un romanzo da scoprire e assaporare, di quelli che puoi divorare ma anche centellinare per il gusto di non arrivare troppo presto alla fine. Consigliatissimo, senza dubbio, magari dopo aver letto “Storia di una ladra di libri”.

Antonella Arietano


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