Io sono il Re Censore
Creato il 04 settembre 2012 da Stanza51
@massimo1963
Negli ultimi tempi - per ragioni legate allo sviluppo di questo blog - uno dei miei passatempi è diventato quello di scandagliare il web alla ricerca sia di forum dedicati agli artisti che di siti specializzati nella recensione dei dischi. La motivazione iniziale ha pian piano lasciato il posto ad un'altra, se vogliamo meno nobile, la cui natura ben si sposa con lo smisurato sarcasmo del sottoscritto: estrapolare perle d'infinita autoreferenzialità, vagonate di arbitrari non-sense, macchiettistiche figure di avvitamento su se stessi, uso ed abuso di linguaggi gergali da far girare la testa.
Chi mi conosce spiega il mio cambio di rotta motivazionale con la natura da cialtrone che da una vita mi accompagna e mi viene puntualmente riconosciuta. Però . santo iddio - come si fa a restare seri difronte a questo universo felliniano naturale e "non a pagamento"? Come può un essere umano, con tutti i limiti che ha, restare indifferente ed ancorato al proprio obiettivo iniziale quando il percorso si popola improvvisamente di nani, trapezisti e clown? Sarebbe come pretendere che qualcuno si ricordi di rispettare la lista della spesa mentre all'interno del supermercato circolano soltanto conigliette di Playboy in reggicalze nere e basta. (Vi ho così rivelato il mio sogno erotico più frequente. Sesso e cibo: what else?).
La rete pullula dunque di straordinarie figure in rotta di collisione con il proprio equilibrio mentale.
Un esempio?
Provate a farvi un giro sul forum Genesis Italia di Facebook (mi tocca anche far loro pubblicità...). Il sussiego che da sempre accompagna come una corda al collo gli estimatori della band inglese è lì amplificato alla massima potenza. C'è quello che pontifica sul registro (inadeguato) della voce di un cantante che si è permesso di fare una cover di un vecchio brano. Un altro che si avventura - nudo e senza scarpe - sul terreno accidentato dell'accordatura della chitarra di Steve Hackett. C'è quello che deride tutto e tutti perchè solo lui conosce a menadito i nomi e i cognomi dei roadies che accompagnarono la band in un lontano tour europeo. Ce ne sono otto o nove che parlano tra di loro per ore e ore disquisendo sulla legittimità morale della presentazione dei vecchi brani in concerto da parte degli ex componenti dei Genesis: questo lo può fare, quest'altro no, quello forse, a patto che l'impianto luci rispetti determinate caratteristiche.
Una vera follia!
Vado allora su alcuni siti specializzati in recensioni e trovo quasi sempre le stesse cose che si ripetono un po' ovunque. (Un copia/incolla non sarebbe forse più dignitoso?). E giù cascate di tecnicismi da far accapponare la pelle e buttati lì per dimostrare che alla musica si dà del tu come fa un vero musicista.
Tutti (o quasi) uguali. Tutti (sempre) osannati da folle - si fa per dire - di lettori semi-analfabeti (non solo musicalmente).
E pensare che il concetto di recensione racchiude in sé il carattere della soggettività. Non richiede la qualifica di musicista ma di comunicatore di contenuti ed emozioni.
Io da bambino ho studiato per qualche anno il pianoforte e sono tuttora in grado di leggere bene uno spartito musicale. Non per questo ritengo sia utile fornire al lettore le chiavi per riconoscere il tempo in quindici ottavi di Starless dei King Crimsonn piuttosto che l'intro di piano in tredici sedicesimi di Firth of Fifth.
Raccontate le vostre emozioni, esplicitate il ricordo che vi suscita il riascolto del mellotron in Watcher of the skies, ditemi perchè secondo voi la psichedelia è più fredda dell'art-rock. Ditemi tutto, ma non fate i musicisti-musicologi, per favore!
Un giorno un uomo disse: "Per essere un grande fantino non bisogna essere un cavallo".
Quell'uomo era Arrigo Sacchi.