Io sono l’albero

Da Parolesemplici

Tu non sai da quale caparbia radice

salì la linfa che bevvi

assetata di vita.

Terra mia madre.

Furono incaute mani

a recidere i miei rami

che ancora hanno pretesa

di luce

e si sfibrano nel vano sforzo

di gemmare ancora

Nel mio tronco di carne,

dentro i cerchi che svelano

secoli di vita,

sono racchiusi

antichi dolori.

Tu non sai di me:

ho ingannato gli occhi

con falsi lucori,

specchiandomi

dentro un cielo rovesciato

che  tendeva trappole di stelle

e il mio sguardo ingannato

non andava oltre,

là, dove il respiro del vento

culla la luna.

Sono un albero sterile

assetato di luce

e nel mio tronco

un mormorio

greve,

lungo mani di rami

spezzati

un brusio di attese,

un’eco di carezze mancate

sulle sfoltite chiome.

Ma tu gemmami dentro,

amore.

fioriranno di te

i miei giorni

tra i bagliori

dei nostri cuori

Anna