Io sono un istrione

Da Mizaar

 A cosa sono servite le nottatacce di Arcore, le chiamate popolari, i falchi e le colombe, la pollastrella napoletana in versione Vanity Fair- me lo sposo, sì me lo sposo! – quintali di cerone a coprire le seppie sotto gli occhi, la nuova Forza Italia, la nuova sede di Forza Italia – tre piani tre, signora mia, e quanto mi costa! – i falchi senza le colombe, le colombe che spiccano il volo, ‘ngelino che fa il diversamente servo, ‘ngelino che firulì firulà quoque tu brute fili mi , pure il duro e puro Cicchitto, pure lui, signora mia! e le minacce e le micce, le pinzellacchere e il putipù, se non a comporre l’ultima scena del suo personale teatro, l’atto definitivo, con la faccia di kulow e la morte nel cuore! . Ma l’istrionico caimano è sempre lì, sempre più teatrante, purché se ne parli.