Titolo: Io sono Vera
Autore: Alaisse Amehana
Editore: Rosa dei venti edizioni
Collana: Gli angeli
Pagine: 240
Ebook: € 2,99
Data di pubblicazione: 18 novembre 2014
TRAMA
Può una scelta sbagliata cambiare il corso di un’esistenza? Può l’errore di un attimo diventare l’inizio di un destino inaspettato? Quando Veronica esce di casa per raggiungere il ragazzo per cui farebbe di tutto, non sa che le sarà fatale. Non sa che in quell’istante qualcuno sta per cambiare inevitabilmente il corso degli eventi e che presto dimenticherà il sapore della vita. Basta un attimo, una decisione precipitosa, e il suo mondo si capovolge senza scampo. Acsei è un Allievo Custode e l’impulso di dimostrare che è pronto per diventare un vero Angelo è troppo forte per non dargli ascolto; ma il suo avventato desiderio di emergere ha conseguenze drammatiche. Così le loro vite si scontrano in un limbo che ha il volto di una tragedia irreversibile e sconvolgente e tutti i sogni, le speranze e le convinzioni della ragazza svaniscono improvvisamente, spazzati via da qualcosa che nessuno può sconfiggere. Ma Acsei è deciso a porre rimedio al suo errore e trascinerà Vera in una folle lotta contro il tempo e i pericoli che minacciano la sopravvivenza di un’anima solitaria in balia della morte. Cosa sarà disposto a fare per salvarla ed evitare che si smarrisca?
RECENSIONE
Partiamo da un presupposto: io non amo molto gli angeli. Mi sono sempre sembrati un po' troppo: troppo buoni, troppo belli, troppo bianchi. Inoltre, che che ne dica il romanzo che ne racconta le gesta, me li immagino sempre biondi e riccioluti, con l'occhio azzurro chiaro, di non ben precisato sesso e con tunica bianca e aureola d'ordinanza. Non ci posso fare niente, anche se nel libro c'è scritto che è moro con gli occhi verdi, boom!... Ecco spuntare fuori nella mia testa l'angioletto che ogni anno attacco all'albero di Natale.
Quando ho iniziato a leggere Io sono Vera temevo l'effetto angioletto dietro ogni pagina, pensavo che il biondino alato spuntasse alla mia prima distrazione. E invece... Non è arrivato! Il mondo angelico che Alaisse ha creato ha completamente sconvolto la mia percezione di queste creature, esce molto dallo stereotipo che avevo in testa e che sempre più spesso trovo in giro. Prima di tutto gli angeli studiano e si preparano per diventare tali, frequentano un'Accademia, hanno esercitazioni, regole e un codice di comportamento. Solo dopo decenni di gavetta diventano Custodi a tutti gli effetti. Tutto questo sistema ha un che di moderno e marziale. Siamo molto lontani dall'immagine classica del cherubino, ma non solo dal punto di vista estetico, anche per l'animo che hanno questi angeli. Non sono buoni, ma commettono errori, mentono, alcuni sono cattivi, hanno desideri, speranze, aspirazioni. Insomma, Alaisse ha dato una bella svecchiata al genere!
Passiamo ai protagonisti, Veronica, detta Vera, e Acsei.
Veronica mi è sembrato un personaggio molto naturale e reale, è stata delineata come una ragazza che possiamo veramente incontrare per strada. Quindi ha tutte le insicurezze e le sfaccettature di una ragazza della sua età: la testa piena di amore, la scuola, le feste. Mi è sembrata in alcuni punti forse un po' incoerente, passando dall'odiare all'amare Acsei da un momento all'altro, ma ha un che di poetico e innocente che lascia disarmati.
Acsei è sicuramente il personaggio che più risalta in tutto il romanzo, proprio per il suo essere un angelo fuori dagli schemi. In lui c'è un forte desiderio di diventare Custode, ma anche la necessità di scoprire a cosa sta rinunciando. L'incontro con Veronica, ma anche con il mondo terrestre, accentua ancora di più questa sua doppia essenza, fino al punto da farlo sentire tirato dalle due parti opposte.
Quello che mi ha poi affascinato è il rapporto che si viene a creare tra i due protagonisti, ma non tanto per il lato romantico, o almeno non solo per questo. Acsei diventa per Veronica l'unico legame con il suo corpo, ogni suo tocco, ogni suo bacio, la definisce anche spazialmente. Le sue sensazioni in qualche modo si riverberano rendendo la sua anima più concreta. E ditemi se questo non è amore!
Nella resa del loro rapporto ha poi un ruolo fondamentale l'utilizzo del racconto attraverso vari punti di vista. Veronica racconta tutto con la prima persona, Acsei con la terza, questo riesce a dare al lettore la possibilità di guardare ai due protagonisti, e alla storia, sotto tanti aspetti, da quello più intimo e personale a quello generale. E' una struttura molto particolare, che all'inizio un po' mi spaventava, ma che ha successo.
L'unico appunto che mi sento di fare e che ad un certo punto mi è sembrato che la storia entrasse in una sorta di loop: Vera deve tornare nel suo corpo ma vari contrattempi rimandano il momento. Avrei voluto magari un po' più di varietà per procrastinare il momento, ma mi rendo conto che questo tergiversare ha il pregio di smuovere i sentimenti di Acsei e Vera e far capire loro cosa veramente vogliono.
Questo romanzo ha saputo mettere in luce il talento che Alaisse ha per la scrittura. Il suo è uno stile ricco, pieno di sfaccettature, che sa passare con naturalezza e in maniera convincente dall'ironico al romantico, dall'avventura alla poesia. L'ironia che dimostra è pungente e piacevole, ti fa ridere e sorridere, ti intrattiene e ti fa amare ancora di più i personaggi.
Voto...
Alla prossimaEliza