Quando l’ha saputa in anteprima – assoluta e segretissima – da Bertina, Canta-che-ti-passa e Shirley, la ‘povna avrebbe invece voluto, da subito, gridarla ai quattro venti, perché l’iniziativa di #ioleggoperché (la più grande cavalcata di invito alla lettura, di e per tutti, in collaborazione tra Associazione Italiana Editori, case editrici, istituzioni, scuole, università, biblioteche, circoli di lettura, Rai, Trenitalia e chi più ne ha, più ne metta) è di quelle dirompenti.
Se per i dettagli (tanti, variegati e in continuo aggiornamento, tanto che nemmeno la ‘povna, ancora, ché pure, di questa cosa, è stata consulente nazionale, li sa tutti), rimanda al sito, da tenere sotto controllo, per sommi capi la scommessa, viceversa, si illustra facilmente. Nel nome di uno slogan che è già virale (#ioleggoperché), appunto, si tratta di provare a scatenare una reazione a catena di lettura, nella quale – con il supporto delle case editrici (che forniranno, gratis, 250000 copie di ventiquattro libri, questi) – diecimila ambasciatori, lettori forti, si faranno portatori sani del germe più bello del mondo, quello, appunto, dell’ossessione di lettura. A loro il compito di organizzare eventi, occasioni, proposte (che saranno tutte suggerite e coordinate dal portale, ovviamente), per invogliare lettori pigri o non-lettori a provare un po’ l’ebbrezza, facendosi trascinare in mare aperto, cavalcando onde di inchiostro e personaggi a bordo del fidato oggetto-libro. Per aiutarsi nel compito, gli ambasciatori potranno a loro volta servirsi di alcuni oggetti magici, nella forma di 24 libri di quelle duecentocinquantamila copie di cui si è detto, che dovranno prima ritirare in una loro libreria di riferimento, e poi consegnare ad altrettanti nuovi potenziale cavalieri della trama in occasione del 23 aprile 2015 prossimo, giornata mondiale dedicata annualmente al libro, al diritto d’autore e alla lettura.
La ‘povna, in questa cosa, ci si sarebbe buttata in ogni caso a pesce. Ancora maggiore, se possibile, è stato dunque il suo entusiasmo a essere coinvolta nella fase di allestimento (memorabile un “focus group” in “conference call” dalla piccola città, mentre dall’altro capo del telefono, insieme a Shirley, c’erano BibCan, un’altra insegnante e la rappresentante dell’AIE, supporter entusiasta del progetto).
E aspettava in gloria, ieri, 9 febbraio, la conferenza stampa. Per poter dare ragione dell’iniziativa come merita non solo a scuola (dove ha fatto aderire il suo istituto per ciò che è di educativa competenza), non solo nella piccola città (dove sta organizzando una serie multipla di eventi), non solo sul treno (dove aspetta a gloria di potere far book-crossing), non solo con i Merry Men (tra i quali la Pesciolina diventerà “ambasciatrice” e seguirà #ioleggoperché come tesina e progetto), ma anche nella sua casa virtuale.
Da oggi, e fino alla fine dell’iniziativa, Slumberland ufficializza dunque il suo endorsement a #ioleggoperché 2015.
E lo fa in due modi, ciascuno declinato nella specificità di competenza.
Da un lato, per i lettori forti, l’invito è ad andare sul portale, leggere bene le istruzioni, e iscriversi (candidandosi ad ambasciatori, ovviamente) – dando il proprio contributo, social, virale, facendoci un post; e nella vita vera, soprattutto, perché questa grande ondata di lettura ci sommerga.
Dall’altro, per i lettori più timidi (o non lettori), inizia con oggi un percorso che porterà al 23 aprile tutti insieme, per coloro che vorranno. Approfittando del suo ruolo di ambasciatrice (e in attesa dei libri in copertina e carta), la ‘povna propone infatti ai suoi lettori che se la sentono due strade, sovrapponibili, e di diverso coinvolgimento.
La prima riguarda la possibilità di fare parte di uno dei 24 fortunati che riceveranno copia del libro dalle sue mani, a tempo debito (il 23 aprile, appunto) – vincendo così in un colpo netto la storia omaggio e anche un bell’attraversamento dello schermo. In questo caso, l’invito è a segnalare la propria adesione nei commenti e/o in privato, mandandole un messaggio – per vedere se lo spazio-tempo, necessario per attraversare i mondi al giorno giusto può piegarsi fino a rendersi flessibile, ponendo, fuori di metafora, le coordinate per potersi davvero incontrare.
La seconda riguarda invece la possibilità di procurarsi, comunque, in autonomia (o attraverso un altro ambasciatore, più vicino alla propria geografia, dunque più comodo), il/i libro/i che consegnerà la ‘povna. Per i quali lei inaugurerà, virtuale, e a settimanale scadenza, un vero e proprio gruppo di commento e di lettura.
A questo proposito, la ‘povna vorrebbe anche, poi, organizzare qualcosa per i lettori forti che saranno ambasciatori insieme a lei in questa avventura romanzesca. Ma, per il momento, lascia questo ultimo punto alla distanza di qualche settimana, quando l’organizzazione e il calendario andranno facendosi più netti. E, soprattutto, cede la parola a #ioleggoperché, una volta di più, invitando tutti ad andare, solerti, a curiosare.
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