Si è conclusa il 23 aprile la campagna nazionale #ioleggoperché, promossa dall’AIE (Associazione Italiana Editori) in collaborazione con altre importanti realtà, quali: ALI (Associazione Librai Italiani), AIB (Associazione Italiana Biblioteche), Centro per il libro e la lettura.
#ioleggoperché ha coinvolto diversi media partner tra cui la Rai, che ieri sera ha trasmesso in diretta l’evento finale in piazza a Milano, La Repubblica, Il Corriere della Sera, numerose librerie, come Feltrinelli, Mondadori, Giunti e non solo.
Ha messo in movimento associazioni, scuole, università, enti e ha attivato una rete di eventi, manifestazioni, letture, aperitivi letterari che hanno permesso di vivere questa giornata in modo variegato in tutta la penisola italiana.
A chi si fosse iscritto sul sito ioleggoperché.it come messaggero è stato distribuito un kit comprendente 12 libri da regalare per promuovere la lettura. L’obiettivo infatti è proprio questo: incoraggiare a leggere, introdurre al fantastico mondo dei libri chi non si è mai avvicinato o riportarci chi è scappato via, perché magari obbligato a stare incollato su un romanzo (chi di noi non è stato in qualche modo “costretto” a leggere certi libri durante il periodo scolastico?).
Scoprire il piacere della lettura e valorizzare il contributo che gli autori danno al progresso sociale e culturale dell’umanità furono gli intenti che 12 Paesi proposero all’Unesco per celebrare la Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore il 23 aprile, stabilita già dal 1995 in relazione agli anniversari di morte di alcuni grandi scrittori come Shakespeare o Cervantes.
In tutta Italia si è assistita ad una mobilitazione generale letteraria. #ioleggoperché è stata davvero la campagna letteraria di tutti, persino di musicisti come Bersani, Pacifico e Guccini che hanno realizzato la colonna sonora di questa iniziativa – Le storie che non conosci. Addirittura l’Istituto dell’Enciclopedia italiana Treccani ha scelto di celebrare la Giornata “spegnendo” il suo sito, per invogliare gli utenti a trascorrere il tempo libero a disposizione a leggere piuttosto che navigare su Internet (e di questi tempi è un bel gesto!).
Anche noi di Temperamente abbiamo onorato la Giornata. Nessun grande evento, ma piccole gocce, anzi motivazioni… per leggere ovviamente! Ieri mattina, in collaborazione con Radio Frequenza Libera, abbiamo dato lettura dei motivi precedentemente raccolti in occasione di Bookafè, l’evento con cui abbiamo festeggiato i nostri cinque anni di vita lo scorso 20 marzo, e abbiamo fermato gli studenti in procinto di fare i test di ammissione anticipati per la Facoltà di Ingegneria e qualche genitore.
Abbiamo in parte anche voluto smontare la convinzione che gli studiosi di materie scientifiche non leggano (ok, ce ne sono di non lettori tra futuri ingegneri, ma li abbiamo incontrati e forse cambieranno status!). Francesca, una degli intervistati, ci ha infatti con piacere raccontato come ha riscoperto il gusto della lettura, nonostante tempo sempre carente, studi da portare avanti e libri acquistati spesso in eccesso rispetto a quelli letti davvero.
Tanti davvero i motivi per leggere: i libri permettono di viaggiare, vivere mille altre vite, sognare, essere liberi, dilatare la mente (e il tempo), evadere, arricchire il vocabolario, imparare. Questi sono solo alcuni dei pretesti per cui vale la pena diventare amici dei libri.
#ioleggoperché è bello… che domande! ha scritto qualcuno, mentre qualche altro ha saggiamente ammonito: leggi che devi essere letto!
C’è chi legge per necessità, chi per informarsi, chi – come noi – perché non ne può fare a meno. #ioleggoperché così troverò sempre altri motivi per farlo e voi?