iOS 7, il nuovo sistema operativo mobile targato mela morsicata, è ora a prova di furto. La rivoluzione del software voluta da Jonathan Ive – un vero e proprio inno al minimalismo – non è infatti passata solo dal design, ma anche dalla sicurezza: con iOS 7 non solo si potranno bloccare da remoto gli iPhone rubati, ma anche impedirne l’utilizzo pure in caso di reset del dispositivo.
Un fatto non da poco per gli iDevice, i prodotti elettronici più rubati di sempre, una tecnica che davvero potrebbe tradursi in rapido deterrente al furto. Proprio per questo motivo, il procuratore Eric Schneiderman e le istituzioni USA hanno espresso soddisfazione sui cambiamenti apportati da Apple.
Proprio Schneiderman – dimostratosi qualche tempo fa ipercritico nei confronti di Cupertino, tanto da sollevare il dubbio la Mela in qualche modo possa approfittarsi degli iPhone rubati con una seconda vendita – è il primo rappresentante istituzionale a manifestare una cauta soddisfazione:
«Apprezziamo il passo fatto da Apple nell’interessarsi al furto degli smartphone. Ci riserviamo di esprimere un giudizio sulla funzione Activation Lock finché non avremo appreso la sua reale funzionalità.»
Proprio Apple conoscerà il procuratore venerdì, all’interno di un incontro a cui parteciperanno i maggiori produttori di smartphone e sistemi operativi – Google, Microsoft e Samsung – per trovare una soluzione comune al furto. Un problema, quest’ultimo, che negli Stati Uniti è ormai diventato endemico, con oltre 1,6 milioni di device sottratti nel 2012 e con gli effetti d’ordine pubblico derivati di conseguenza. Una questione che richiede nella sola New York ingenti investimenti in sicurezza, considerato come ormai il furto di terminali elettronici sia il reato più frequente nella Grande Mela. Insomma, iOS 7 renderà iPhone e iPad più sicuri, i ladri dovranno forse trovarsi un nuovo lavoro.