Iovine a Nuoro? E che c'è di strano?

Creato il 23 novembre 2010 da Zfrantziscu
In sé non c'è alcuna straordinarietà nel trasferimento del camorrista Antonio Iovine nel carcere nuorese di Badecarros. Né se fosse frutto, come credo, di una decisione di qualche alto burocrate né, e non lo credo, se la decisione fosse dettata dalla volontà, tutta politica, del ministro della Giustizia, Alfano. Un burocrate non ha preoccupazioni di opportunità politica, figurarsi se si pone problemi di ordine culturale. Un ministro della Repubblica sa che spetta allo Stato amministrare la giustizia, che la Regione non ha alcun potere in merito e, se davvero la pensata è stata di Alfano, tutto è in regola con Costituzione e Statuto vigenti.È curioso assistere alla levata di scudi, oggi, dei partiti italiani che si mettono gli abiti di vestali della Costituzione ad ogni stormir di fronda riformista e che se la prendono con chi ha esercitato i poteri e le competenze affidate loro proprio da quella Costituzione che vorrebbero immutata, se non in piccoli dettagli. Il 18 di questo mese, il Consiglio regionale ha avuto una occasione importante per esprimere con un voto un sentimento di indipendenza. Non si è trattato di dichiarare l'indipendenza della Sardegna, ma di interpretare in un ordine del giorno una volontà che si va sempre di più diffondendo: non va più bene il patto costituzionale stipulato più di sessanta anni fa. Si trattava, insomma, di rafforzare quel che il Parlamento sardo aveva già fatto con la “dichiarazione unilaterale di sovranità” del febbraio 1998.Ebbene quell'ordine del giorno è stato bocciato da tutta la sinistra (compresa, valla a capire, la consigliera indipendentista dei Rossomori) salvo un consigliere del Pd; ha ricevuto il voto favorevole dei sardisti e di cinque consiglieri del centrodestra, più l'astensione di altri tredici deputati regionali della stessa parte. Capisco le titubanze possibili di fronte alla proclamazione formale e unilaterale dell'indipendenza sarda, ma un segnale, espresso con un ordine del giorno mica con una legge, proprio no? Proprio non era possibile? E allora, signore vestali di centrosinistra e di centrodestra (hanno votato insieme alla sinistra – 16 i suoi no – 12 consiglieri di centrodestra) di che cosa vi lamentate? Che lo Stato italiano e i suoi amministratori pro tempore esercitino le loro prerogative?
PS – A scanso di equivoci, la carcerazione a Nuoro di Antonio Iovine è più di un atto politicamente ignobile, è culturalmente aberrante. Esportare mafiosi e camorristi in una terra che è estranea alle mafie dà un brutto segnale di come lo Stato ponga in conto la possibilità di contagio.

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