Fino all'altra mattina non sapevo chi fosse Steve Jobs. Il rispetto per la morte di una persona più giovane di mio padre non mi impedisce di dire la mia...
Se fosse stato Lore il primo a scagliarsi contro il tuo post avrebbe perso almeno due punti della famosa classifica sui veri finti intellettuali. Doson ha acceso la miccia scrivendo quel che avrei scritto io.
La cosa che più mi ha irritato della tua arringa è stato il riferimento alla Cina. Quando mi è capitato di vedere in giro persone cinesi o asiatiche in genere con lo sguardo fisso a muovere le dita su uno schermo mi sono ritrovato a pensare che gradualmente perderemo la grande conquista evolutiva del pollice opponibile. In Cina evidentemente (come anche in paesi come la Malesia) esiste un anacronistico senso di inferiorità verso l'Occidente e il suo stile di vita: avere l'iPhone è uno dei tanti modi per credere di colmarlo. Una cultura inconsapevole del lavoro, dove è presente una massificazione scandalosamente impersonale e in cui il punto d'arrivo è avere l'iPhone non desta in me alcun tipo di ammirazione. La dote di questi paesi è l'aver compreso immediatamente (spesso molto più velocemente che da noi, va detto) le potenzialità della tecnologia e della globalizzazione, ma senza avere il sostrato necessario a supportarla, creando questi ibridi pieni di contraddizioni e di ombre difficilmente svelabili.
Io non critico Steve Jobs come persona (anche se il suo discorso a Stanford ha un contenuto di facile presa) o il fatto che guadagnasse dalle sue invenzioni, ma il modo in cui ha indotto le persone a pensare ciò che pensi tu. Quindi attenzione... Non mi turba Steve Jobs, la Cina o l'iPhone in sè: mi turba vedere la facilità con cui l'essere umano cede alla tentazione di avere cose inutili, pensando di averne bisogno o che la propria vita sia più semplice, più "intuitiva" per citarti, ad averle.
Voglio dire Ballets... Io ritengo l'invenzione della lavatrice una vera rivoluzione culturale, un passo importante per l'emancipazione femminile. Pensa a come sarebbe effettivamente diversa la nostra vita senza il frigorifero. L'automobile e il treno sono altri strumenti essenziali nella nostra cultura (nessuno potrebbe lavorare a più di un chilometro da casa). Più in generale i trasporti veloci (l'aereo) hanno rivoluzionato la percezione del mondo precedente. Insomma... Nei libri di storia queste cose saranno ricordate, NON l'iPhone!!! L'iPhone è una variante del telefonino, indubbiamente comodo per comunicare cambi dell'ultim'ora, con in più un'aggiunta di cazzate varie. Altra rivoluzione totale (del cui potenziale non siamo ancora del tutto consapevoli a questo stadio) è Internet, o il computer a livello scientifico, senza il quale non avremmo il piacere di avere queste conversazioni a distanza.
L'aver convinto le persone che un oggetto simile abbia qualcosa da trasmettere, a parte la sorpresa iniziale di fronte a certe cosette carine, quasi fossimo uomini primitivi davanti alla magia del fuoco, non è un merito, è un fatto di cui posso liberamente irritarmi.
Non credo necessario sottolineare ulteriormente ciò che è stato detto da Lore e da Doson.
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