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Iraq, il premier Maliki dichiara lo stato di emergenza. La città di Mosul passa ai ribelli jihadisti

Creato il 10 giugno 2014 da Stivalepensante @StivalePensante

L’avanzata delle milizie jihadiste sunnite spaventa l’Iraq. I guerriglieri qaedisti hanno preso il controllo di gran parte di Mosul, città della provincia settentrionale di Ninive. Con uno spettacolare colpo di mano contro il governo di Baghdad a guida sciita, gli uomini dello Stato Islamico dell’Iraq e del Levante (Isis) si sono impadroniti di alcuni edifici-chiave, di fatto assumendo il controllo della città che si trova 400 chilometri a nord di Baghdad.

Alcuni ribelli jihadisti iracheni (ynewsiq.com)

Alcuni ribelli jihadisti iracheni (ynewsiq.com)

L’Iraq settentrionale nel caos, il governo Maliki dichiara lo “stato di emergenza”. I ribelli jihadisti sunniti hanno preso il controllo di una tra le città più importanti del nord iracheno, Mosul. Inoltre, hanno anche preso il controllo del carcere, da cui sono evasi 2.725 detenuti. Il governatore locale, Ethal Nujaifi, è riuscito a fuggire, ma da una località sconosciuta ha confermato che l’esercito iracheno è “crollato” e si è ritirato praticamente senza dare battaglia. Il governo è sconvolto e il premier Nuri al-Maliki ha ha chiesto al Parlamento di dichiarare lo stato di emergenza.

L’importanza della “conquista” di Mosul da parte dei jihadisti ed i collegamenti siriani. I miliziani avevano già il controllo di Falluja e di alcuni quartier di Samarra, sacra agli sciiti. La cattura di Mosul da parte dell’Isis, una delle molteplici sanguinarie espressioni di al-Qaeda, segue quattro giorni di feroci combattimenti nella città e in altre zone nel nord. La città ha un milione e mezzo di abitanti, per lo più arabi sunniti ma anche minoranze turche, turcomanne e cristiane, e la sua conquista assesta un duro colpo agli sforzi di Baghdad di combattere i miliziani sunniti, che hanno riguadagnato terreno in Iraq l’anno scorso e si sono spinti su Mosul nei giorni passati. Non solo: sull’altro lato del confine, in Siria, il Paese da tre anni sconvolto da una guerra civile di cui non si vede la fine, i combattenti di Isil, una delle forze ribelli che stano cercando di cacciare il presidente Bashar al-Assad, hanno preso il controllo delle fasce di territorio orientale, proprio al confine con l’Iraq.

L’obiettivo è la costituzione di uno Stato islamico. Il gruppo jihadista sta cercando di istituire uno Stato islamico collegando il territorio a cavallo tra la Siria orientale e l’Iraq occidentale. Il presidente del parlamento iracheno, Osama al Najafi, ha chiesto aiuto al governo della regione autonoma del Kurdistan iracheno per la riconquista di Mosul.

Migliaia di persone residenti a Mosul hanno lasciato la città a causa dell’inasprimento degli scontri. “Migliaia di persone hanno lasciato la zona, con l’intensificarsi dei combattimenti, dirigendosi verso le città turche di Erbil e Dahuk”, ha affermato una fonte rimasta anonima. Secondo l’emittente al-Arabiya, il governo della provincia di Erbil ha già allestito dei campi per ospitare i rifugiati. Stando ai media iracheni, tutte le forze governative si sono ritirate dalla città.

I peshmerga, i guerriglieri curdi, hanno invece ripreso il villaggio di Rubaia, nella provincia di Nineveh, nell’Iraq settentrionale, caduta nelle mani del gruppo jihadista. Prima dell’operazione dei peshmerga, il premier del governo regionale del Kurdistan (Grk), Nechirvan Barzani, ha criticato il governo centrale di Baghdad per aver rifiutato di coordinare con le truppe curde una risposta all’offensiva del gruppo islamista. Barzani ha assicurato che le forze curde “sono pronte, come sempre, ad occuparsi della situazione relativa alla sicurezza nelle aree del Kurdistan non controllate dal Grk”.

Il portavoce delle forze speciali irachene, Saad Maan, non ha escluso che i miliziani islamici possano attaccare anche le sedi governative di Baghdad, mentre il funzionario della sicurezza irachena ha invece assicurato che “al momento le ambasciate sono completamente al sicuro e protette dalle nostre forze di polizia”. Anche la zona dell’aeroporto di Baghdad sembra essere sicura e non è stato al momento istituito alcun coprifuoco.

Ecco un video dal canale Youtube اخبار العراق che testimonia la situazione di oggi nella città di Mosul.

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