In una recente intervista con il portale sul game dev Gamasutra, il CEO di Oculus Rift Brendan Iribe ha rilasciato delle dichiarazioni sui loro piani riguardo Oculus Rift. L'intervista è molto interessante, dal momento che tocca molti dei punti su cui ci siamo interrogati più volte su questo sito, aprendo una finestra su come la compagnia intenderà muoversi nei prossimi mesi. Cibo per la mente, quindi, che vi riportiamo qui di seguito, tradotto in italiano.
Partiamo innanzitutto dal primo punto:
"Oculus VR è una compagnia costruita, diretta e gestita sulla base del gaming. Nel nostro cuore siamo degli sviluppatori."La cosa non sorprende, anche se ci siamo interrogati più volte su quale sia il focus della compagnia, soprattutto dopo che è stato aperto lo studio Oculus Story Studio. Il gaming rimane comunque la principale forza motrice dietro a Oculus Rift, dal momento che sono i giochi a trainare il progresso dello sviluppo ed, eventualmente, le applicazioni in altri ambiti.
"Abbiamo speso un'incredibile quantità di tempo nell'ergononomia."Uno degli aspetti più impressionanti quando si prova Oculus Rift nella sua ultima incarnazione (trovate qui il nostro hands-on) è proprio la leggerezza del device. Non c'è paragone nemmeno con il DK2: la CV1 è talmente leggera che vi dimenticherete di averla in testa, il che dipana i dubbi di chi credeva che Oculus Rift non fosse adatto alle sessioni di gioco prolungate.
"Penso che le persone stiano sottovalutato il punto di vista in terza persona... Ci sono tonnellate di contenuti in terza persona, e funziona al meglio con il gamepad."Un'altra precisazione interessante. Spesso si dà per scontato il fatto che la VR debba essere necessariamente in prima persona. In realtà, si possono costruire esperienze convincenti anche in terza persona. Non dimentichiamo inoltre che, in questo modo, i giochi VR saranno ancora più familiari per chi, per esempio, è abituato a esperienze alla Uncharted, come dimostra Edge of Nowhere di Insomniac.
"Siamo gaming e intrattenimento."Se il primo punto fa chiarezza sul focus di Oculus VR, d'altronde la compagnia vuole ribadire fermamente che è aperta anche ad altri campi. Non dimentichiamo, infatti, l'esistenza di Oculus Story Studio, nata per creare filmati pre-renderizzati da esperire in VR. Iribe descrive così questo tipo di esperienze: "un ambiente completamente renderizzato in CG dove vi sentite all'interno del film. Gira a 90 frame al secondo, e siete dentro di esso. Non è interattivo, ma è un'esperienza cinematografica".
Iribe specifica inoltre che Oculus ha ottenuto l'interesse di molte compagnie collegate all'architettura. Questo tipo di impiego è facile da immaginare: sarà possibile mostrare ai clienti il render di una nuova casa, di un edificio, o di un progetto di ristrutturazione, che potrà essere modificato in tempo reale. Per lo stesso motivo si sta interessando anche il mercato delle auto, aprendo la prospettiva di veri e propri showroom virtuali. Infine, anche la medicina sta guardando a Oculus Rift.
"C'è un enorme interesse nei confronti dei video a 360°."I video a 360° in VR permetteranno di ricostruire interamente delle location. Avevamo già visto che lo stesso Zuckerberg sta guardando con grande attenzione a questo tipo di contenuti per Facebook. Ecco cos'ha da dire in proposito Iribe: "Vogliamo arrivare a realizzare una vera tecnologia di ripresa per le ricostruzioni in 3D, che permetterà di catturare i diversi momenti (stanze, spazi, interazioni, azione) in vero 3D, con la possibilità di sporgersi e vedere cosa c'è dietro gli oggetti sulla scena. Stiamo lavorando anche a questo, con l'aiuto di Surreal Vision, ma si tratta di un progetto a lungo termine."
"Dal tocco dipende la presenza in prima persona."Cruciale nella crescita di Oculus Rift è sicuramente il suo sistema di controllo, che è stato svelato alla recente conferenza pre-E3 tenuta dalla compagnia. Si tratta di Touch, un particolare ibrido tra gamepad tradizionale e motion controller; al momento la compagnia sta facendo pervenire il Touch agli sviluppatori, ed è chiaro che, pur trattandosi di una soluzione ancora sperimentale, il vero obiettivo di Oculus VR è creare un sistema integrato dove l'immersione è coadiuvata dal controller.
"Abbiamo fatto un grande investimento con Oculus Studios, che produrrà giochi tripla-AAA con alti valori di produzione."In precedenza, la mancanza di una line-up software di Oculus Rift ci aveva preoccupato, ma in realtà la compagnia ha le idee chiare anche in questo campo, tanto da aver aperto un proprio reparto di sviluppo, gli Oculus Studios, che finanzierà direttamente i giochi per il device. Iribe ha dichiarato che Oculus sta al momento finanziando completamente 12 giochi; in alcuni casi, spiega Iribe, è la stessa Oculus a suggerire ai team che tipo di gioco creare. È chiaro che Morpheus è avvantaggiato in questo senso, avendo dalla sua la line-up PlayStation, ma Oculus sembra non volersi far superare nemmeno in questo ambito.
Fonte: Gamasutra