Iridium (Lithium Saga #2) di Chiara B. D’Oria e Marika Cavaletto

Creato il 24 settembre 2015 da Anncleire @anncleire

“Tu hai il sangue viola?” chiese schifata.

“Ehi! Non è la peste bubbonica!”

“Ma… perché?”

“Un unicorno mi ha leccato da piccolo.”

“Iridium” è il secondo capitolo della quadrilogia iniziata con Lithium di Chiara Bianca D’Oria e Marika Cavalletto, di cui vi avevo già parlato in occasione del Blog Tour che avevamo organizzato a febbraio, in cui vi avevo presentato il romanzo e dato la possibilità di leggere il prologo e il primo capitolo. E oggi sono qui per parlarvi del suo sequel, sempre pieno di risate, ironia e dolore, con un profezia che ancora sfugge alle definizioni e la voglia di superare gli ostacoli, l’amore che spinge, ma a volte non basta.

C’è un momento nella vita di ognuno di noi in cui ci si trova davanti a una scelta. Cosa fare. Dove andare. Chi abbandonare. C’è un momento nella vita di ognuno di noi in cui non si può più scegliere. Ed è in quel preciso momento che il Destino comincia a giocare. In questo nuovo capitolo della St. Jillian Saga, i nostri protagonisti si troveranno ad affrontare ciò che hanno sempre temuto: la consapevolezza che la Morte ci cambia nel profondo e che l’Amore non è un’àncora di salvezza, ma il peso che ti affonda. Mentre la guerra fra vampiri, lican e Cacciatori diventa sempre più violenta, una Profezia avrà il potere di cambiarne le sorti. Ma il Destino, questa volta, chi pretenderà in cambio?

Il destino è una figura talmente sconosciuta che si resta incantati e vagamente nervosi ad osservarla da lontano, spaventati dalle conseguenze che potrebbe avere sulla nostra vita. Ognuno dei personaggi di questa ha un ruolo, ma nessuno ne capisce fin in fondo i doveri. Dopo i fatti di Lithium Mya, Chrissie, William e Dorian lottano con le proprie paure e drammi, con i propri limiti e  i propri errori. Mya ha il compito di tenere unita la truppa in un momento di grande sconforto e paura, il suo ruolo è quello della chioccia, ma lentamente si rende conto che non è facile, che non è proprio così. Che in qualche modo, ha perso pezzi importanti di sé. Mya va avanti per inezia, seguendo un percorso che pensa sia già segnato ma che alla fine è solo arido, soprattutto quando si rende conto di essere rimasta sola, e proprio per questo è la vittima ideale in una sequenza destinata a distruggere tutti. Chrissie al contrario si getta nella mischia e nel suo compito di cacciatrice, ma deve anche fare i conti con le rivelazioni di William e con la perdita di qualsiasi certezza. Tormentata da un amore troppo grande, incredula di fronte alla realtà dei fatti, cerca di rifugiarsi in una normalità che sfugge dai confini della propria abitazione e che la porta a conoscere Luke, un compagno di università che  avrà un ruolo molto importante nella vicenda, più di quello che pensavo, e che mi ha sconvolta non poco. Dorian d’altra parte invece segue gli ordini, ma non sempre gli ordini che ci sono imposti vanno di pari passo con i nostri desideri o con le promesse che abbiamo fatto alle persone che amiamo. Dorian, resta una trottola impazzita alla ricerca del suo ruolo all’interno di un mondo che nasconde segreti ovunque. D’altra parte c’è William, strafottente, affasciante, provocatorio, con uno sguardo che ammalia e la consapevolezza di salvare la donna che ama a qualunque costo, anche quando il costo diventa troppo alto. William  non conosce tutti i fatti che riguardano la sua persona, ma cerca di sopravvivere agli affanni di un amore tormentato, di quelli epici, che sfuggono ai confini di qualsiasi convinzione.

Il ritmo è lento e spesso ci si perde nei capitoli che stentano a decollare. L’azione spesso si amalgama nei pensieri dei vari protagonisti, che con i diversi pov in prima persona appesantiscono la lettura. Io non amo molto le storie corali, in cui tutti i personaggi hanno una voce, e anche se il lavoro delle due scrittrici è notevole, visto che mentre si legge si comprende perfettamente chi sta narrando, pure è un aspetto che mi ha lasciato perplessa. Ma questo è un mio gusto personale.

Potrebbe anche sembrare che da un certo punto di vista non capiti niente per tutta la prima parte e poi ci sia l’innescarsi di una serie di reazioni a catena, precipitose nella seconda parte, lasciando il lettore incredulo e sconvolto, con un clifhanger che insomma… *aiuto!*

In realtà molti sono i dettagli che ci vengono regali e mentre abbiamo alcune risposte, altre domande si sommano alle precedenti, ma d’altronde altri due volumi ci attendono prima della fine.

L’ambientazione è ancora quella maestosa di St.Jillian e della Scozia, con un qualche dipartita d’oltreoceano. Il luogo detiene un sempre maggiore significato con il lago a farla protagonista e non a caso la cittadina è una calamita per gli immortali.

Il particolare da non dimenticare? Una lettera…

Un viaggio tra passato e presente, amore e odio, inquietudine e incertezze, con un finale sconvolgente e quattro protagonisti tra cui scegliere il proprio preferito, con il paranormale che la fa da padrone. Niente è come sembra.

Buona lettura guys!

Ringrazio immensamente Chiara Bianca D’Oria per avermi regalato la splendida opportunità di leggere questo libro in cambio della mia onesta opinione.


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