Dopo gli eventi di New York è tutto cambiato…
Questa premessa è servita perché Iron Man 3 è il film della saga che più si incentra sull’interiorità del personaggio Tony Stark e sui suoi problemi emotivi ed esistenziali. Se qualcuno si stesse chiedendo se si sono bevuti il cervello e hanno scritto un film noioso la risposta è “no”. Perché ciò che ruota attorno a questo nucleo psicologico è un’orgia di puro spettacolo visivo. La storia prende le mosse da un episodio del 1999, a Ginevra. “Siamo noi a creare i nostri demoni”, si dice ad un certo punto della storia. Ebbene, proprio da quell’episodio passato la sceneggiatura ci racconta una storia molto interessante, con un twist davvero geniale per quel che concerne il personaggio del villain, il Mandarino.
La scrittura è molto solida e, nonostante si giochi parecchio sulla situazione topica “personaggio che non è quel che sembra”, non ci sono buchi o momenti inverosimili. L’intreccio, basato su un mix tra la serie classica del fumetto e la serie Extremis, ha un’atmosfera molto cara all’audiovisivo americano post-11/9 e ricorda molto il mood paranoico/complottista di molte storyline del serial 24. In tal senso la sceneggiatura di Drew Pearce e del regista Shane Black (Kiss Kiss Bang Bang) gioca con uno stereotipo ormai caro a tante serie televisive e a tanto cinema americano, ovvero quello del nemico interno. Tutto, però, è stemperato da una ironia molto marcata che trova spazio anche quando nessuno se lo aspetterebbe, senza per questo essere invadente o fuori luogo, anzi, riuscendo a dare molta freschezza a un film che, lo ricordiamo, parla di un miliardario che vola in una tuta tecnologicamente avanzata e spara dalla mani.
Il cast è di ottimo livello; Downey Jr gigioneggia il giusto e risulta credibile anche nelle scene “drammatiche”, la Paltrow ha un ruolo meno insipido del solito; Guy Pearce è ottimo nell’interpretare la vendetta nel nerd ferito dal passato; Rebecca Hall ha meno spazio ma se la cava egregiamente; Don Cheadle è il black buddy perfetto per Downey Jr/Tony Stark; Ben Kingsley interpreta un Mandarino completamente fuori dagli schemi che farà incazzare ogni buon fumettaro intrasingente mentre è la migliore trovata di tutto il film; Jon Favreau è il simbolo dell’ironia che permea il film.
Insomma, Iron Man 3 è un film che funziona, diverte e sazia gli occhi con almeno due/tre sequenze dal grandissimo impatto. Non siamo ai livelli di eccellenza di The Avengers, ma siamo ad ogni modo dalle parti di uno dei migliori cinecomics targati Marvel Studios.
ADRENALINA SERALE PER UN DOPOCENA RICREATIVO
Dr. Herber West
Regia: Shane Black – Cast: Robert Downey Jr., Gwyneth Paltrow, Rebecca Hall, Guy Pearce, Ben Kingsley, Don Cheadle, Jon Favreau – Paese: USA/CHINA – Durata: 130′