Isa Grassano: “vi faccio sognare come Audrey Hepburn”

Creato il 16 gennaio 2014 da Assugoodnews @assunta73

Con il suo ultimo libro “Colazioni da Tiffany” (Newton&Compton Editori, 12 euro) ci fa sognare luoghi, emozioni ed esperienze. Ma lei, Isa Grassano, ha fatto dei sogni dei veri alleati. Molti li realizza, altri li coltiva, altri ancora li lascia come sono perchè alcuni è bene che restino sogni. Di lei colpisce l’entusiasmo e il sorriso sempre pronto. Di lei, chi la conosce, apprezza la vivacità e la professionalità. I suoi libri nascondono un’innata passione per il viaggio, per l’amicizia, per il mondo e per la voglia di vivere. E accade anche in questa ultima guida molto chic in cui sono indicate esperienze da vivere in locali, caffè e ristoranti d’Italia.

I sogni: meglio a occhi aperti o chiusi?
A occhi aperti. Mi capita spesso di fantasticare, di immaginare la mia vita in tutte le sue “evoluzioni”. Sogno sempre in grande e sono sempre fiduciosa e positiva nel riuscire a realizzarli. Basta far sapere al proprio sogno che ci teniamo ad incontrarlo, senza pretendere che lui faccia tutta la strada da solo per arrivare fino a noi, poi le cose accadono. I sogni hanno bisogno di sapere che siamo coraggiosi

Quanto è importante una vita coronata dai sogni?

I sogni aiutano a vivere meglio, a credere in qualcosa di migliore. Come diceva Paulo Coelho: “L’universo ci aiuta sempre a lottare per i nostri sogni, per quanto sciocchi possano sembrare. Perchè sono i nostri, e soltanto noi sappiamo quanto ci costa sognarli”.

Cosa provi quando realizzi un sogno importante? Come ti senti? E con quale carica affronti il successivo?
Mi sento appagata, felice e con un entusiasmo a mille, pronta a ripartire con nuove avventure. Ogni sogno comporta dei sacrifici ma sono un’ottimista e questo mi dà nuova linfa e adrenalina.

Audrey era una grande sognatrice e ha fatto sognare tante donne… il sogno è soprattutto femminile?
Noi donne siamo più propense per indole a sognare. Perché siamo più sensibili e romantiche. Ma ci sono anche degli uomini, anche se si tratta spesso di eccezioni. Per tutti vale il consiglio della grande Alda Merini: “Beati coloro che si baceranno sempre al di là delle labbra, varcando il confine del piacere, per cibarsi dei sogni”.

Quanto sono importanti i luoghi come scenario per i sogni?
Il luogo è metà del sogno. I miei sogni più belli? In riva al mare: guardo le onde e la mia mente vola, fantastica. Il brusio dell’acqua mi culla e rende “veri” questi “bisogni”.

Nel tuo libro Colazioni da Tiffany fai una carrellata di location dove il cibo si sposa con la magia e le particolarità di luoghi e storie diverse: in quali di questi hai sognato anche tu?
Al Michelangelo Restaurant a Milano Linate. Dalle vetrate lo sguardo spazia sulle corsie di rullaggio, dove gli aerei sembrano quasi eseguire una danza su un grande palcoscenico. E sogno di essere tra le nuvole, di partire sempre e scoprire il mondo. Di andare al caldo (io che amo il sole e proprio l’inverno non mi piace). Un po’ come George Clooney impersonando Ryan Bingham – nel film Tra le nuvole di Jason Reitman. Ma poi oltre al luogo è importante la compagnia, «Provate a pensare ai vostri bei ricordi, ai momenti più importanti. Eravate da soli? La vita è meglio in compagnia».

C’è un posto – di quelli citati – dove torneresti a sognare?
Il Paguro, un eccellente ristorante à la carte dell’Hotel Capo d’Orso, del gruppo Delphina, in Gallura. Già la sua posizione scenografica vale il viaggio: è nascosto tra il promontorio naturale di Capo d’Orso, presso Palau, vicino alle spiagge di Cala Capra e Cala Selvaggia. L’ideale è arrivarci dal mare, come le vere star da uno yacht, per fare una sosta golosa durante la navigazione tra le splendide isole dell’arcipelago di La Maddalena. Ma anche arrivando via terra, le emozioni sono assicurate. Ci si trova in uno scampolo di paradiso. Si pranza cullate dal respiro del mare in un ambiente dallo stile marinaro, ma sempre con un tocco di eleganza. Amo tutti i posti con vista sul mare.

Ci dai un consiglio su come sfogliare la tua guida? Quale stato d’animo dobbiamo avere? Come perderci in questo bellissimo viaggio?
Bisogna sfogliarla per esigenze dell’anima e desiderio di eleganza. Avere uno stato d’animo curioso (le mie non sono vere recensioni di locali, ma descrizione di emozioni) e voglia di esplorare (per ogni luogo è indicata l’idea in più, ovvero cosa fare e vedere negli immediati dintorni).
Va tenuta in borsa, da estrarre e leggere a seconda degli stati d’animo, o lasciata in auto per averla sempre a portata di mano ed approfittare di cogliere il meglio nella città in cui si vive o si capita. Perdersi in un viaggio in cui si abbia sempre “fame” di sogni e di vita, come ho scritto nella mia dedica.

Colazioni da Tiffany, Isa Grassano, Newton Compton Editori, pag. 288, 12 euro



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