La seconda giornata della Mostra del Cinema di Venezia è stata inaugurata dalla presentazione de La Vita Oscena, nella sezione Orizzonti. Il film, tratto dall’omonimo romanzo di Aldo Nove, è diretto da Renato De Maria e ha come protagonisti la moglie Isabella Ferrari e il giovanissimo attore francese Clement Metayer. Un lavoro a tinte forti che racconta in modo molto visionario la vera storia dello scrittore e del suo difficile percorso di crescita. La morte di entrambi i genitori lo getterà infatti in una disperazione così cupa da indurlo più volte a tentare al suicidio e a condurre un’esistenza che ha più a che vedere con la morte che non con a vita.
Oggialcinema.net ha intervistato Isabella Ferrari poco prima della presentazione del film al pubblico.
Che rapporto hai con questo libro?
Il libro girava in casa da un po’ di tempo e Renato aveva in mente di farne un film. Così ho deciso di leggerlo e mi ha molto commosso. L’ho comunque avvisato: “Il film non lo farai mai, ma se dovessi farlo io voglio interpretare la madre”.
E’ un personaggio che mi ha riempito di emozione perché è la madre che tutti vorremo avere, che io stessa vorrei essere. Direi che è una madre con la M maiuscola, con tanta luce e poco pensiero. Nonostante la malattia si veste in modo colorato e è piena di voglia di vivere. Interpretare un personaggio descritto in un romanzo è sicuramente più facile. In questo caso non c’è alcuna costrizione. Io l’ho abbracciata e lei mi è venuta incontro.
Come ti sei rapportata con Aldo Nove?
Quando lui veniva sul set io non gli chiedevo mai nulla per una questione di pudore. Ho sempre pensato che la ferita fosse ancora aperta e non ho mai osato fare domande più intime del consentito. Per interpretare la madre mi sono attenuta alle sensazioni che ho provato leggendo il libro.
Sei anche produttrice del film.
Sì e questo mi ha fatta sentire anche un po’ madre di questo progetto in cui nessuno credeva all’inizio. Credo che in molti l’abbiano ritenuto anomalo e fuori dagli schemi. Abbiamo fatto tutti un grande sforzo per realizzarlo e poi avere con noi Riccardo Scamarcio è stato molto gratificante. Sono contenta che questa storia così dura ma anche piena di passione abbia trovato il modo di brillare sullo schermo.
di Rosa Maiuccaro per Oggialcinema.net
Foto di Federica De Masi per Oggialcinema.net