sarà il Tour de France 2013, l’edizione numero 100 della corsa a tappe più famosa del mondo, a vedere l’esordio del 22enne trentino sulle cui spalle l’Italia del pedale ha riposto tante belle speranze.
A chi gli ha chiesto il perché di questa scelta, che trascura il Giro d’Italia e lo costringe ad imparare a nuotare – metaforicamente – nell’Oceano anziché nel Mare Nostrum, Moreno Moser ha risposto da ragazzo sfrontato e ambizioso:
Volevo correre il Giro d’Italia, ma se ci vado devo essere sicuro di farlo bene: non fare neanche una vittoria sarebbe già una sconfitta, il fallimento di una stagione.
Il Tour de France 2013 mi dà la possibilità di lavorare molto, con la prospettiva futura di mettermi alla prova per la classifica di un Grande Giro. Sarò libero di spaziare e di vedere giorno per giorno che cosa è il Tour. E, comunque, provare a fare una bella figura.