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[…] Dea dalle molte facoltà,onore del sesso femminile.
[…] Amabile, che fa regnare la dolcezza nelle assemblee,
[…] nemica dell'odio […],
[…] Tu regni nel Sublime e nell'Infinito.
Tu trionfi facilmente sui despoti con i tuoi consigli leali.
[…] Sei tu che, da sola, hai ritrovato tuo fratello Osiride, che hai
ben governato la barca, e gli hai dato una sepoltura degna di lui.
[…] Tu vuoi che le donne si uniscano agli uomini.
[…] Sei tu la Signora della Terra […]
Tu hai reso il potere delle donne uguale a quello degli uomini!
Tratto dal Papiro di Ossirinco n.1380, 1. 214-216, risalente al II secolo a.C.
Iside era la sposa di Osiride ed Horus è il loro figlio, incarnazione di Orionein cielo e Sirio, figlia di Nut dea del Cielo e di Geb, dio della terra. Dunque attraverso Iside s’incarna Osiride nel figlio Horus, il ciclo astrale di Cieloe Terra trova nella figliolanza di Horus, il suo gruppo concettuale fondamentale, ma Iside è anche dea della Fortuna, della Buona Sorte, colei che salva Osiride dallo sbranamento, lo ricompone attraverso un processo di rinascita e immortalità, dunque è madre dell’Alchimia e della Fertilità. A lei si attribuiscono le esondazioni fertilizzanti del Nilo e dunque si identifica con Ecate.
Il suo mito si diffonde ma è presente a tutte le ipostasi femminili della divinità e influenzerà addirittura la concezione della “Mater dei”, la maternità di Dio sopratutto nell’iconografia della Madre che allatta il Figlio, presso i vescovi cristiani riuniti ad Efeso nel 431 d.C. Il suo culto era diffuso in tutto il Mediterrane oed in particolare in Campania il culto Isiaco era noto ad Ercolano, Benevento,Pozzuoli e Cuma. Un’antica comunità alessandrina sappiamo essere di casa nel centro di Napoli, nella Regio Nilensis,tra via Tribunali e Via san Biagio dei Librai e di cui ci resta la testimonianza della famosa statua del Nilo. Ed è altresì arcinoto il Serapeum di Pozzuoli, con la statua del Dio Serapide ,evoluzione ipostatica della triade sacra, del Dio tardo egizio Osorapi (Osiride-Api) e di vari attributi divini di Zeus. A tal punto proteiforme nella sua pluralità divina che secondo Adriano nella Storia augusta:” Gli adoratori di Serapide sono cristiani e quelli che sono devoti al dio Serapide chiamano se stessi vicari del Cristo”.Il culto di Iside regina ecc
Questo post è un semplice copia-incolla di frammenti della rete, ma tanto basta.Per dire che la parola Isis dovrebbe essere coperta da copyright e protetta con le armi.