Nei giorni scorsi Vi ho sottoposto la mia "denuncia" sull'uso improprio delle isole ecologiche della Capitale da parte dei Rom.
Data la rilevanza dell'argomento ritengo opportuno rimarcare e specificare alcuni aspetti di questa vergognosa situazione. Che non può e non deve essere più trascurata dal mondo politico e dall'attenzione dei media.
Corredo il tutto da alcune foto che ho scattato personalmente e tra cui Vi autorizzo a scegliere per eventuali vostri approfondimenti o inchieste. In queste foto allegate si vedono alcuni uomini mentre depredano indisturtamente i materiali che poi saranno rimessi illegalmente in commercio. Alcuni esempi. Dai frigoriferi vengono prelevati i motori che andranno a fruttare decine di euro. Gli stessi elettrodomesitci saranno successivamente abbandonati a cielo aperto nei dintorni, con i gas fuoriusciti che aleggiano pericolosamente. Stessa "procedura" per i telefoni cellulari, da cui viene per così dire estratti l'oro contenuto all'interno per un valore di circa un euro a telefonino.
Le isole ecologiche di Roma gestite dall’Ama, duqnue, sono letteralmente presidiate dai Rom, grazie anche alla cialtronaggine dei dipendenti dell’azienda municipale. Gli stessi che, in alcuni casi, sono veri e propri conniventi. E in altri non si assumono la responsabilità di vigilare perché "non fa parte delle loro competenze". Vengono indisturbatamente spogliati i Raee, e “scippati” i materiali preziosi. Per poi abbandonare i residui inquinanti e tossici che permangono nei dintorni. C'è da chiedersi allora quale sia la valenza delle stesse isole ecologiche. Tutto questo ai danni dell’ambiente, a beneficio solo dell’illegalità. Dove risulta difficile stabilire il confine fra trascuratezza e volontà di alimentare un sistema più che consolidato. La denuncia deve tramutarsi in atti concreti ed effettivi. Mi auguro che l’affiancamento del Prefetto Grabrielli, colmi queste e altre gravi lacune della mancata gestione Marino.
Sen. Aldo Di Biagio
Vicepresidente della Commissione Ambiente al Senato