Ispirare

Creato il 26 giugno 2011 da Renzomazzetti

Vecchiano di giugno, 2011.

 La poesia, che giustamente, è, di tutti gli esercizi letterari, la più libera, la più disinteressata e la più pura, si è anch’essa impegnata; si è rivestita di carne, ha accettato di avere un soggetto, di avere una realtà, di dire e cantare le cose, e secondo l’ammirabile massima di Paul Eluard, di essere non più ispirata, ma di ispirare. L’intelligenza non può che servire la luce; l’intelligenza dell’uomo appartiene all’uomo ed è diretta all’uomo. Farle trasgredire questa norma significa ucciderla. Non si può pensare né dire, né scrivere qualsiasi cosa. C’è, alla fantasia dei dottrinari del fascismo, del tradimento, del crimine e della morte, un inflessibile limite: la verità. Prima della crisi che l’universo ha recentemente attraversato, la civiltà italiana e la civiltà francese coltivavano la verità. Esse erano al servizio dell’uomo. Esse sono e saranno, nella verità ritrovata, al servizio dell’uomo. (meditazione su un pezzo di: La verità ritrovata di Jean Cassou, Rinascita, settembre 1946).

LETTERE SULLA GERMANIA, 1844

L’annientamento della fede nel cielo

ha una importanza non soltanto morale,

ma anche politica: le masse non sopportano piú

con cristiana pazienza la loro miseria terrena,

e aspirano ardentemente a una beatitudine sulla terra.

Il comunismo

è una conseguenza naturale

di questa mutata visione del mondo,

e si estende per tutta la Germania.

Una manifestazione

altrettanto naturale è che i proletari,

nella loro lotta contro lo stato di cose esistente,

abbiano come guide gli spiriti piú avanzati,

i filosofi della grande scuola;

questi trapassano dalla dottrina all’azione,

scopo ultimo di ogni pensare.

-Heine-


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