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Israele: 80 arresti tra i palestinesi dopo il rapimento di 3 ragazzi ebrei

Creato il 15 giugno 2014 da Nicola933

Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu accusa l’organizzazione islamica Hamas del sequestro avvenuto nella notte tra sabato e domenica di tre ragazzi suoi connazionali. I tre giovani, Eyal Yifrach, Gil-ad Shàer e Naftali Frankel, di 19 e 16 anni, sarebbero stati rapiti in Cisgiordania, mentre facevano l’autostop tra Hebron e Betlemme.

“Sono stati gli uomini di Hamas. Questo avrà gravi conseguenze”, sono state le parole del premier al termine della riunione di gabinetto. Il movimento islamico, da parte sua, ha risposto sostenendo quanto sia “stupida” l’affermazione del Primo Ministro israeliano; il suo portavoce Sami Abu Zuhri ha anche aggiunto che tale accusa sarebbe “un bluff di Netanyahu volto ad acquisire informazioni”.

La teoria di Israele riceve però man forte dagli Usa che, attraverso il Segretario di Stato John Kerry, informano che “siamo sempre alla ricerca di informazioni sui responsabili di questo atto spregevole di terrorismo, anche se molti indizi portano alla conclusione che Hamas sia coinvolta nel rapimento di questi ragazzi. Noi la consideriamo ancora come un’organizzazione terroristica”.

I media informano che Israele ha imposto un “limitato” richiamo di riservisti, nonché inviato in Cisgiordania rinforzi e palloni di osservazione, nella speranza di ritrovare i ragazzi. Non solo: l’esercito ha anche ordinato la totale chiusura della città di Hebron, e i servizi di sicurezza hanno arrestato ottanta palestinesi – tra cui un loro leader – che potrebbero essere coinvolti nel sequestro.

Il portavoce delle forze armate israeliane, Peter Lerner, riporta con molta decisione l’intento di Tel Aviv: “Siamo determinati a riportare i ragazzi a casa il più rapidamente possibile e in buona salute. I terroristi palestinesi non sono al sicuro, non riusciranno a nascondersi e sperimenteranno le capacità dell’esercito israeliano”.


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