Un dossier a dir poco shock è stato diffuso in queste ore dall’Organizzazione delle Nazioni Unite. Nel dossier in questione, si legge che dal 2000 ad oggi più di 7000 bambini palestinesi sono stati torturati, picchiati e talvolta anche violentati da parte delle Forze dell’Ordine israeliane.
Migliaia i bambini che sono stati processati e rinchiusi in carcere, in un regime di totale isolamento. Insomma, una situazione davvero disumana e a dir poco vergognosa, di fronte alla quale il mondo intero non può restare in silenzio.
Spesso, questi bambini venivano strappati dalle loro famiglie senza alcun tipo di avviso e rinchiusi o in carcere oppure in centri “di riabilitazione”. E la cosa più grave è che nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di bambini adolscenti, che non avevano ancora raggiunto la maggiore età.
Nel dossier viene spiegato proprio come questi bambini abbiano subito innumerevoli violenze non solo fisiche ma anche psicologiche: trattati come dei veri e propri animali, venivano brutalmente picchiati al momento dell’arresto.
Ma la violenza della Polizia israeliana non si è fermata qui: spesso, infatti, questi bimbi venivano richiusi in carcere e non veniva dato loro nè acqua nè pane. Lasciati morire di fame per giorni e giorni, senza che nessuno intervenisse. Ad ammettere tutto ciò, sono stati degli ex soldati israeliani.
Dal 2002 ad oggi, sono stati circa 7000 i bambini torturati in questo modo così subdolo: la media è di circa 2 bambini al giorno. La maggior parte dei bambini hanno un età compresa tra i 12 e i 17 anni, ma ci sono anche minori di età compresa tra i 9 e gli 11 anni.
L’accusa mossa contro questi bambini? La maggior parte di loro venivano fermati con l’accusa di aver lanciato pietre ai blindati dell’esercito israeliano o ai coloni.