Riportiamo quanto scritto dal più accreditato e filogovernativo quotidiano israeliano, Yedioth Ahronoth, secondo il quale la decisione del Comitato per il Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, finalizzata a controllare la situazione di uno dei siti dichiarati “patrimonio dell’umanità” ha avuto come secca risposta: “Israele non permetterà a questa delegazione di entrare”.
Se le istituzioni che fanno mostra di democrazia aiutassero Israele a scegliere la via della legalità, anche le flottiglie della libertà prenderebbero altre rotte.
Rivolgiamo un invito ai governi del mondo, così solleciti in altre circostanze, ascoltateci, aiutate Israele a difendersi da se stesso, non assecondate l’arbitrio, non lasciatevi chiamare alleati di chi non riconosce legge che non sia la propria e in nome di questa si autoassolve da ogni crimine.
Se la flottiglia riuscirà ad arrivare a Gaza anche i delegati dell’UNESCO potranno tutelare meglio il patrimonio dell’umanità rappresentato dalla Città vecchia di Gerusalemme. E’ un principio tratto dalle leggi della fisica, si chiama “dei vasi comunicanti”.