C'è vino e vino.
Quello calabrese è forte, troppo forte.
Bastano due bicchieri e i versi immortali di Orazio:
"nunc est bibemdum, nunc pede libero pulsanda tellus", prendono vita per bere e ballare, poi farlo in compagnia degli amici è ancora più bello.
Qui siamo al "catoi" di Bruno Traclò.
Cultore della lingua dei nostri padri, da qualche anno Bruno ha deciso di dedicarsi anche al vino, producendo,"senza aiuti dello stato" un gustoso rosso: il Lanò.
Il nome significa "palmento" ed ha origine dal toponimo greco della zona in cui viene coltivato.
prima bere.....
e poi ballare sulle note di Roy Paci.....