La stabilità della flessione su base annua dell’indice generale, stima l’Istat, è principalmente dovuta al fatto che l’accentuarsi della riduzione tendenziale dei prezzi dei beni energetici non regolamentati (-2,8%, da -1,2% di agosto) è bilanciata dalla riduzione dell’ampiezza del calo dei prezzi degli alimentari non lavorati (-0,9%, da -1,8% del mese precedente); le altre tipologie di prodotto confermano sostanzialmente gli andamenti tendenziali di agosto. Nel complesso “si conferma il dato negativo di agosto – dice l’Istat- anche se basso e prossimo allo zero”.
Rispetto a settembre 2013, i prezzi dei beni diminuiscono dello 0,6% (lo stesso valore registrato il mese precedente) e il tasso di crescita dei prezzi dei servizi resta stabile allo 0,6%. Pertanto, rispetto ad agosto 2014, il differenziale inflazionistico tra servizi e beni non varia.
I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona aumentano dello 0,1% su base mensile e fanno registrare un tasso tendenziale nullo (da -0,2% di agosto).