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“Istituti da destituire: Banche e storie di ordinaria follia”

Creato il 23 maggio 2015 da Stivalepensante @StivalePensante

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Rosanna Mineo. La signora ha sbagliato il beneficiario di un bonifico bancario online ed ecco cosa le è successo. Ecco la lettera.

(sitiweb.solutions)

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“Non vi auguro di sbagliare il beneficiario di un bonifico bancario online. Questo il sunto di ciò che mi è accaduto e non ancora risolto. Per evitare spese e tempo sprecato presso gli sportelli bancari da sempre effettuiamo qualsiasi pagamento tramite i servizi bancari online.

Essendo umani può capitare di sbagliare accreditando la cifra ad un omonimo fornitore. Il creditore è un carrozziere mentre il beneficiario, per mio errore, un idraulico che da anni non è più annoverato tra i miei fornitori e poi ha anche cessato l’attività. Non entrando nei dettagli, mi accorgo dell’errore e qui inizia il solito tour tra la Comunità del Verbano e quella del Piambello, poiché è a Marchirolo la sede dell’Istituto Bancario Valtellinese, corrispondente all’Iban da me erroneamente utilizzato. Cosa non semplice in quanto utilizzo una Banca Tedesca Sparkasse-Dillingen per effettuare le varie operazioni online.

Per stornare il bonifico utilizzo le procedure del normale protocollo del circuito bancario e fin qui tutto normale. Alla scadenza dei 15 giorni (tempo massimo per riavere i miei soldi) la Sparkasse-Dillingen si stupisce di non vedere il ristorno della cifra e qui mi sono attivata personalmente con percorsi telefonici e istituzionali spaziando dagli uffici anagrafici comunali a quelli delle agenzie delle entrate, dal chiedere ai sindaci dei vari comuni in questione dove presumo abiti o abbia abitato il mio vecchio fornitore idraulico. Poiché faccio anche altro nella vita, e le gite e tour turistici li scelgo in località balneari, telefono per l’ennesima volta all’Istituto Valtellinese che nel frattempo poco o nulla ha fatto per contattare il suo cliente che ha sul c/c i miei soldi.

L’incompetenza e l’arroganza di alcuni Dirigenti Bancari, chissà poi cosa dirigono e verso quale direzione, mi obbliga a rivolgermi al Comando dei CC di Luino che mi indirizzano a Marchirolo. Naturalmente ho già il luogo dove risiede sempre il famoso idraulico e guarda un po’ abita a 100 metri dalla Banca Valtellinese con sede a Marchirolo e con gran sorpresa e coincidenza pure di fronte al Comando dei CC di Marchirolo.

Le mie suppliche di aiuto, a risolvere la questione per riavere i soldi, sono rimaste inevase in tutto questo delirio, che da oltre un mese inesorabilmente continua. Nessuno ha avuto il buon senso di contattare il beneficiario in questione, non seguendo il tradizionale protocollo, ma semplicemente mettendo un biglietto nella cassetta postale. Nessuno dei vari colletti bianchi all’Istituto Valtellinese di Marchirolo, mi ha fatto accomodare quando l’altra mattina sono piombata per guardare in faccia l’arrogante signore che pure sta comodamente seduto sulla poltrona da noi utenti lautamente remunerata con le folli spese bancarie e i giorni di valuta praticamente rubati ai correntisti. Rubati perché nessuna assistenza viene data in casi come il mio, dove il cliente viene ritenuto un povero burattino. I burattini hanno il naso lungo e caro Direttore il suo lo è ancor di più.

Sono andata io direttamente dal mio fornitore: ieri sera sempre perché non ho ben altro da fare nella mia vita. Lasciando i miei figli minorenni a casa da soli e risolvendo, forse, la questione. Mi riaccrediterá la cifra l’ormai famoso idraulico che per motivi simili ai miei oggi chiuderà il c/c con l’Istituto in questione e soprattutto ha chiuso la sua attività in Italia per la nausea burocratica e soprattutto per un customer care inesistente in qualsiasi settore.

Meditiamo su quanto quotidianamente accade o potrebbe accaderci. Se tutto ció fosse accaduto ad un anziano? Se tutto ció fosse accaduto al caro Direttore Bancario? Non desidero l´assistenzialismo ma soltanto il buon senso”. Si chiude così la lettera di Rosanna Mineo.


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