It’s a long way…

Da Luigimilani @luigimilani

“… to Tipperary” cantava l’ineffabile Snoopy in una delle sue più visionarie incarnazioni, quella del celebre Barone Rosso. Comprenderete il perché di questa citazione una volta letta questa mia breve riflessione.

Da qualche tempo i vari media hanno ripreso a discettare con una certa insistenza – abbastanza moderata, a dire il vero – di banda larga, anzi extra larga: il mondo dell’imprenditoria, del commercio on line e ambienti vicini al Governo si dicono convinti dell’imprescindibile necessità di favorire in tutti i modi lo sviluppo della rete in fibra ottica. In tal senso sarebbero in programma massicci investimenti derivanti in parte da allettanti contributi europei.

Tutti buoni propositi, non c’è dubbio. Eppure mi permetto di nutrire forti dubbi sull’effettiva volontà di mettere in atto tale – pur inevitabile – modernizzazione, alla luce anche del perdurante digital divide che tuttora affligge il Bel Paese.

In questo periodo mi trovo nella ridente campagna della Sabina (Lazio), e – tanto per fare un esempio pratico – l’ADSL è una chimera: collegamenti a singhiozzo, velocità irrisorie, e così via. Né aiutano i collegamenti via cellulare, dal momento che anche le connessioni 3G sono spesso latitanti o ballerine. E non si pensi che i vari provider se ne diano pensiero: poiché il numero delle utenze appare poco appetibile perché giudicato troppo esiguo, preferiscono far finta di niente. Non conviene fare investimenti, in altre parole.

Insomma, la strada – digitale, ma non solo – da percorrere si prospetta ancora lunga e accidentata. It’s a long way to Tipperary, davvero.