Un canto di Natale
di Charles Dickens
Anno di pubblicazione:
Prezzo: 14.90 €
Genere: Romanzo fantastico
Pagine: 123 p.
Trama:Nella gelida notte della vigilia di Natale il vecchio Scrooge, che ha passato tutta la sua vita ad accumulare denaro, riceve la visita terrificante del fantasma del suo socio. Ma è solo l’inizio: ben presto appariranno altri tre spiriti, per trasportarlo in un vorticoso viaggio attraverso il Natale passato, presente e futuro. Un viaggio che metterà Scrooge di fronte a quello che è realmente diventato: un vecchio tirchio, insensibile e odiato da tutti, che ama solo la compagnia della sua cassaforte. Riuscirà la magia del Natale a operare un miracolo sul suo cuore inaridito?
Questo libro è uno dei grandi classici natalizi, adatto a grandi e piccini, infatti è stato più volte adattato a versioni cinematografiche, sia per adulti che per bambini (ricordo ancora la versione con Mickey Mouse).
Il libro narra la trasformazione di un vecchio tirchio e brontolone, che durante la sua vita non ha fatto altro che approfittarsi degli altri e trattare male il suo prossimo, ma ci penseranno tre spiriti (Natale presente, passato e futuro) a
Secondo me, Charles Dickens ha scritto questo racconto come esempio di come le buone azioni ci possano far sentire
persone migliori e siccome è molto facile lasciarsi andare e pensare prima a se stessi che agli altri, il suo racconto fa riflettere sull’importanza di come una piccola cosa per noi, che magari ci costa poco o nulla, possa risultare un dono immenso per un’altra persona, perché a volte può bastare anche solo un sorriso, un abbraccio o una parola gentile per rallegrare la giornata di qualcuno.
“Un Canto di Natale” è da sempre uno dei libri che preferisco riguardo al Natale, perché fa capire l’importanza di tutte le cose che ci circondano, della solidarietà e della bontà e che ognuno di noi merita una seconda possibilità.
Il romanzo di Dickens è stato scritto cercando di mettere in luce tutti i difetti che aveva la società di allora, ma ciò che fa
Uno dei messaggi principali che penso voglia trasmettere l’autore sia che se fai del bene, riceverai del bene, e ciò non deve valere solo a Natale…