Il libro di Natale
di Selma Lagerlöf
Autore: Selma Lagerlöf
Serie: //
Edito da: Iperborea
Prezzo: 10,90 €
Genere: Narrativa
Pagine: 120 p.
Trama: Il Natale con le sue leggende, il buio dell’inverno svedese, il calore delle storie accanto al fuoco, la nostalgia di antichi ricordi, l’immensità della natura, ma anche la piccola dose di crudeltà tipica della tradizione delle fiabe popolari sono le atmosfere che si respirano negli otto magistrali racconti della narratrice svedese Selma Lagerlöf, “la più grande scrittrice dell’Ottocento”, secondo Marguerite Yourcenar. L’incipit da C’era una volta risveglia l’incanto delle storie dell’infanzia, ma basta un incontro inatteso, un gesto, una parola perché ci sia un piccolo scatto, una deviazione: dal mondo delle fiabe si passa a quello degli uomini, resi più umani da quel lampo d’illuminazione. Un regalo sbagliato che apre le porte a una nuova conoscenza, un’intuizione metafisica evocata da una modesta trappola per topi, un segno divino custodito nel foro di un proiettile in un teschio: c’è sempre una fede che fa da leva all’immaginazione, e questa, spesso, a una redenzione. Il tono è solo apparentemente ingenuo, è un trucco del mestiere di un’artista che sa trasformare il folklore delle tradizioni nordiche in storie senza tempo di grande e semplice profondità. Perché è la complessità che si nasconde dietro la normalità a interessarle, la ricca varietà della vita, e la buona novella che c’è sempre un destino diverso che aspetta chi lo vuole cercare. Anche in un libro regalato a Natale.
A caratterizzare Il libro di Natale è, senza ombra di dubbio, l’atmosfera
L’autrice racchiude gli otto racconti nella cornice della regione svedese del Värmland (di cui è originaria la scrittrice). A dominare i racconti è il senso religioso che, spesso, identifica l’intervento divino come una presenza magica dato che si tratta di fiabe in cui paganesimo e cristianesimo si uniscono perfettamente in un tipico sentimento nordico.
Pur trattandosi di fiabe, non si deve pensare ad una lettura per bambini, dal momento che non si tratta della tipica fiaba, quanto piuttosto di leggende religiose dove i personaggi sono i santi o altre figure leggendarie del mondo nordico. Si passa dalla leggenda di Santa Lucia, propriamente cattolica, alla leggenda sulla ninfa dei boschi di origine anglosassone.
La forza del romanzo risiede nella semplicità della narrativa che contraddistingue la scrittura della Lagerlöf, capace di evocare l’atmosfera del passato senza risultare malinconica. Pur non inventando i racconti presenti in questa raccolta, riesce a presentarli in una modalità del tutto nuova, facendo rivivere al lettore lo spirito tradizionale del Natale.
“So bene, ma così bene, quel che vorrei. Non sono belle stoffe per vestiti, né pizzi, né broccati, né pattini da ghiaccio, né carame
lle o cioccolatini”.
La bambina, protagonista del primo racconto: La notte di Natale, spera più di ogni altra cosa di ricevere un libro per Natale, e questo di Selma Lagerlöf potrebbe essere un ottimo regalo per quest’anno se cercate un libro di Natale in grado di ricreare lo spirito natalizio, quello lontano dal consumismo moderno.
P.s. Particolarmente dolce, per la semplicità quasi infantile, è il primo racconto che, anche da solo meriterebbe l’acquisto del libro.
Tappe di “It’s Christmas Time…”