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IT’S ONLY ROCK’N'ROLL BABY – the tweedy’s video story

Creato il 10 gennaio 2014 da Molipier @pier78

Scritto da: tweedy 10 gennaio 2014 in Rubriche, The tweedy's videostory Inserisci un commento

Buongiorno a tutti carissimi, eccoci col nostro primo video del 2014, mi auguro che tutti voi abbiate iniziato in bellezza l’anno nuovo, con buoni propositi ma soprattutto tanta musica! Tenetevi aggiornati seguendo il report360 ogni venerdì, per non perdervi i grandi geni della musica, per saperne di più sui vostri artisti preferiti, ma soprattutto per conoscere e accrescere il vostro universo musicale.

Non scordate mai di assegnare un ruolo fondamentale alla musica nella vostra vita.

Vi sarà sempre d’aiuto, in ogni situazione.

Dopo questo saggio consiglio, darei inizio al nostro viaggio di oggi, scoprendo un gruppo stavolta americano, ogni tanto mi capita di abbandonare la tanto adorata Inghilterra, ma è solo per non trascurare altri grandi nomi della scena musicale mondiale. Il mio cuore batte soprattutto per la terra inglese, e per gli illustri musicanti che codesta terra ha avuto il piacere di accogliere e nutrire.

Buona lettura.

Videoclip: Graceless

Album: Trouble Will Find Me

Artist: The National

Country: Brooklyn, New York

Year: 2013

Eccovi svelato il nome di oggi: loro sono i The National, scopriamo assieme chi sono.

È il 1991, e all’Università di Cincinnati fanno la rispettiva conoscenza un certo Matt Berninger e un tal Scott Devendorf. Sono i primi a pensare che formare un gruppo sarebbe divertente, e che suonare potrebbe diventare la loro professione, però in due.. Così dopo poco si aggiungono altri tre membri, quali Mike Brewer, Casey Reas e Jeff Salem. Ecco pronti tutti gli ingredienti per formare un gruppo: i cinque si chiamano Nancy (è il nome della mamma di Matt, il quale sembra non voler tagliare il cordone), suonano un genere chiamato lo-fi garage, restano assieme per un pò, quasi cinque anni,  pubblicano un solo album Ruther 3429, che non ha però il successo sperato.

I ragazzi si trovano daccordo nello spostarsi dall’Ohio a New York, dove forse avrebbero ottenuto più soddisfazioni per il loro impegno nella musica, ma l’unico a non trovarsi daccordo è Mike, che invece decide di restare.

I ragazzi si spostano così a New York, ma saranno soltanto Scott e Matt a rimanere uniti in nome della musica.

Nel frattempo, non molto lontano da Brooklyn, il fratello di Scott, Bryan si allena anche lui a suonare insieme ad altri due fratelli, Aaron e Bryce Dressner; questi ultimi però sono già impegnati in un gruppo chiamato Project Nim. Nel 1998 i Project Nim si sciolgono, e Bryan non si lascia sfuggire l’occasione per invitare Aaron e Bryce, al momento disoccupati, a impegnarsi in un nuovo progetto, che vede coinvolti suo fratello Scott, Matt e a questo punto anche lui.

È il 1999 quando sulle sponde di Long Island nasce un nuovo gruppo che dice di ispirarsi a gruppi come Joy Division, Wilco, Nick Cave and The Bad Seeds e Depeche Mode. Un frullato di tutto questo esiste davvero e porta il nome di The National.

Prima della pubblicazione del loro primo album i cinque suonano gratis per quasi due anni in vari locali di New York, in particolare era fisso l’appuntamento della domenica sera al Luna Lounge, in Ludlow Street. Il primo album, omonimo, The National, viene pubblicato nel 2001, autoprodotto, riscuote un discreto successo, non uscendo troppo dai confini americani.

Nel 2003 esce il secondo album, Sad Songs For Dirty Lovers; questa volta il gruppo avrà un colpo di fortuna, trovando l’aggancio giusto. Il disco viene prodotto da due persone che successivamente li porteranno al successo mondiale: Paul Heck e Peter Katis. L’album ha una buona riuscita, e dopo nemmeno un anno i National sono pronti con un nuovo EP: Cherry Tree, il quale include due pezzi che verranno inseriti nel loro prossimo album. L’EP li acclama ancora di più, e così parte la loro escalation verso il successo. I ragazzi seguono i The Walkman nel loro tour, facendogli da gruppo di supporto, e facendosi così conoscere anche in Europa. Appena torneranno in patria, una bella sorpresa li starà attendendo: un contrattino nuovo nuovo con l’etichetta discografica Beggar Banquet Records, per la quale lavorano i nostri amici Heck e Katis; i cinque ci pensano su un attimo, perchè la loro intenzione era quella di crearsi una propria etichetta, ma vengono sedotti dal fascino del nome, e così firmano.

Nel 2005 i National, grazie al contrattino appena nato, pubblicano il terzo e decisivo album: Alligator. L’album, dalle intense sonorità indie rock, popeggianti e barocche, ha un immediato successo dalla critica e dal pubblico, vendendo più di 200mila copie in tutto il mondo, toccando le vette più alte delle classifiche inglesi e americane, e definito come uno dei migliori album del 2000 da riviste americane. La fortuna in quel periodo continuò a rimanere dalla loro parte, facendo sold out ai concerti di Los Angeles e New York e suonando a festival della grandezza del Reading & Leeds, Pitchfork e Pukkelpop.

I National sono stati lanciati.

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È del 2007 il quarto album, Boxer, ugualmente acclamato dalla critica e pubblico come il precedente, sta soltanto ai fan decidere quale è meglio, se uno o l’altro. Le partecipazioni ai festival fioccano innumerevoli dal cielo: Coachella, Roskilde, Glastonbury, Rock Werchter, Benicassim, T in The Park e Loolapalooza, questi tra i più celebri, ma la band vanta un consistente numero di esibizioni live.

Le canzoni Slow Show, Fake Empire e Start a War vengono spesso usate da cinema e tv, aumentandone l’acquisto dei singoli su iTunes.

Nel frattempo, tra il 2008 e il 2009, esce prima un documentario in Dvd, raccontando la registrazione di Boxer e il concerto al Koko di Londra, mentre successivamente una raccolta di 31 canzoni in due Cd viene pubblicata dalla nuova etichetta 4ad, che incorporò la Beggars Banquet Records.

La fama dei National non sembra voler diminuire, anzi con l’uscita del quinto album High Violet, si affermano ancora come una garanzia tra pubblico e critica. Parlando in numeri, l’album vende 250mila copie soltanto negli Stati Uniti, e 600mila nel mondo; si aggiudica quattro volte il disco d’oro: in Irlanda, Gran Bretagna, Belgio e Danimarca e anche stavolta tocca le vette più alte delle classifiche mondiali: 3’ posto negli Stati Uniti, 5’ nel Regno Unito, 3’ in Portogallo e 3’ in Canada. Non mancano i premi come miglior album, uno tra i quali, il Q Award, consegnatogli direttamente dalle mani di Bernard Sumner, uno dei fondatori dei Joy Division e attuale voce e chitarra dei New Order: il premio avrà acquisito sicuramente maggior valore.

Siamo dunque arrivati all’album che ho scelto per voi, ovvero l’ultimo pubblicato da questi stakanovisti del suono: Trouble Will Find Me, pubblicato nella primavera del 2013. Inutile quasi lodare le posizioni toccate dall’album nelle classifiche mondiali, ma pensate solo al fatto che per mesi ha mantenuto il terzo posto fisso nella Billboard 200 e nella Uk Album Charts.

Suoni melodici, la voce baritonale di Matt si insinuerà come un tranquillo mantra nelle vostre orecchie e vi cullerà tra le note della chitarra del basso e del piano di Aaron, mentre Bryce e Scott vi delizieranno con ancestrali assoli di chitarra e basso, infine la batteria di Bryan vi rimbomberà nel petto anche dopo aver spento lo stereo. Album dalla perfezione stilistica migliore di tutti i precedenti, forse troppo pulito, ma io lo preferisco, diciamo che loro se lo possono permettere, dopo un inizio faticoso e i primi suoni grezzi, ora sono melodici e perbene, senza mai scadere nell’ovvio, ma giocando (legittimamente) sul fatto che ormai i fan si fidano ciecamente di loro.

 

Bene, allora, vi lascio al video di Graceless, canzone tratta dall’ultima fatica Trouble Will Find Me. Vediamo Matt & co., ormai oggi uomini adulti, giocare e divertirsi come ragazzini del liceo in piscina, vestiti con smoking impeccabili, agitare lattine di birra e aprirle spruzzandosi come… dementi

:)

Non vi dico nient’altro, godetevi i cinque uomini tornati bambini e… Don’t Try This At Home! Le persone che appaiono nel video sono professionisti, per la vostra sicurezza vi consiglio di non cimentarvi in nessuna delle scene che state per vedere. Oppure.. se avete una casa come quella, fate pure, anzi chiamatemi

:)

GRACELESS

Per saperne di più sul loro conto, ecco il trailer del film documentario, presentato al Tribeca Film Festival nell’aprile 2013, girato dal fratello di Matt, Tom.

MISTAKEN FOR STRANGERS

 

Eccoci arrivati alla conclusione di questo appuntamento, vi aspetto settimana prossima con nuovi artisti pronti a sorprendervi.

Buon week end a tutti dalla vostra Tweedy.

Musica rubriche Tweedy 2014-01-10

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